Il Ministero degli Affari Esteri ha diffuso nei giorni scorsi avvisi diretti a segnalare situazioni di elevata pericolosità in Israele e in Egitto (www.viaggiaresicuri.it) invitando i cittadini italiani ad evitare i viaggi in alcune zone dei due Paesi, a muoversi con la massima cautela e comunque a limitare i soggiorni in queste aree. Una situazione di incertezza sembrava riguardare anche Sharm el Sheik dove, seppure le Autorità egiziane stiano cercando di garantire maggiore sicurezza, non è escluso che possano esserci effetti delle tensioni politiche o rischi di azioni di matrice terroristica.
Cosa possono fare i consumatori che hanno acquistato pacchetti turistici per l’Egitto e per Israele e non sono più intenzionati a partire?
“Si può valutare caso per caso se sussistono i presupposti per ottenere il rimborso del prezzo e l’eventuale risarcimento dei danni – spiega Roberto Barbieri, responsabile del settore Turismo MC – si è infatti legittimati ad annullare il viaggio e a richiedere la restituzione di quanto pagato ogni qualvolta la finalità turistica del viaggio venga meno: l’esistenza, nel Paese dove si dovrebbe soggiornare, di una situazione socio-politica instabile e il concreto pericolo per l’incolumità del viaggiatore determinano, senza dubbio, un’ipotesi di questo tipo. E’ inoltre necessario valutare se nella vendita del pacchetto turistico sono stati rispettati gli obblighi di informazione a carico dei tour operator e delle agenzie, che devono mettere in condizione i consumatori di prendere decisioni consapevoli e avvedute”.
Proprio su tali aspetti il 15 luglio scorso, l’Agcm ha avviato 12 istruttorie nei confronti di alcuni tour operator a seguito delle numerose segnalazioni ricevute da parte di consumatori e associazioni di consumatori, relative all’annullamento dei viaggi in questo Paese determinato dalla raccomandazione del Ministero degli Esteri. Tali operatori non avrebbero rimborsato al momento dell’annullamento del viaggio l’intero prezzo corrisposto dai clienti, addebitando illegittimamente anche i costi amministrativi, né avrebbero proposto mete alternative senza maggiorazioni di prezzo.
“Movimento Consumatori – continua Barbieri – può valutare caso per caso se sussistono i presupposti per annullare il viaggio o chiedere risarcimenti. I cittadini possono rivolgersi alle sedi MC (gli indirizzi sono presenti su www.movimentoconsumatori.it) . Per una valutazione è anche possibile rivolgersi allo Sportello del consumatore on line dell’associazione www.sportello.movimentoconsumatori.it”.