MC AVVIA AZIONE COLLETTIVA INIBITORIA CONTRO GROUPALIA

I problemi dei consumatori che hanno acquistato i “coupon” sul supermercato virtuale di Groupalia, oltre ad essere numerosissimi, sono diversificati: difficoltà a prenotare cene in ristoranti e trattamenti estetici, ritardi nella consegna dei prodotti elettronici o prodotti non consegnati, difficoltà a far valere la garanzia legale, abbonamenti per palestre che non hanno mai aperto i battenti o prenotazioni per ristoranti chiusi o sovraffolati, pubblicità ingannevoli sul sito, servizi resi da soggetti non abilitati, solo per citarne alcuni. Ma chi è tenuto, in tutti questi casi, a rimborsare o risarcire il consumatore?

“La società non ha eliminato le clausole vessatorie nelle condizioni di contratto. Ora auspichiamo che il tribunale di Milano ne inibisca l’utilizzo, aprendo così la strada ai consumatori danneggiati per essere risarciti direttamente da Groupalia”, spiega Marco Gagliardi del Servizio legale MC

Dopo aver raccolto migliaia di segnalazioni di consumatori vittime di inadempimenti e di disservizi da parte di Groupalia e dei suoi partners, il Movimento Consumatori ha avviato oggi un’azione collettiva inibitoria davanti al tribunale di Milano contro la società spagnola, azienda leader nel settore del commercio on line tramite la formula dei gruppi d’acquisto virtuali (social shopping).

I problemi dei consumatori che hanno acquistato i “coupon” sul supermercato virtuale di Groupalia, oltre ad essere numerosissimi, sono diversificati: difficoltà a prenotare cene in ristoranti e trattamenti estetici, ritardi nella consegna dei prodotti elettronici o prodotti non consegnati, difficoltà a far valere la garanzia legale, abbonamenti per palestre che non hanno mai aperto i battenti o prenotazioni per ristoranti chiusi o sovraffolati, pubblicità ingannevoli sul sito, servizi resi da soggetti non abilitati, solo per citarne alcuni. Ma chi è tenuto, in tutti questi casi, a rimborsare o risarcire il consumatore?

Secondo Groupalia – attualmente anche sotto la lente d’ingrandimento dell’Antitrust – dovrebbero risponderne solo i partners: chi dopo il coordinamento e la promozione di Groupalia, deve consegnare il bene o eroga il servizio. E lo stesso è quanto si legge sulle condizioni d’uso che devono essere accettate dal consumatore che si iscrive al sito.

Il Movimento Consumatori ritiene tuttavia che le clausole contrattuali volte ad escludere la responsabilità di Groupalia in caso di inadempimento  – e se i beni e servizi siano difformi da quelli pubblicizzati sul sito – siano illecite e vessatorie. Anche Groupalia è infatti potenzialmente responsabile nei confronti dei consumatori, specialmente quando non svolge un’attività di vigilanza nei confronti del proprio partner, dalla stessa scelto e pubblicizzato. Anche Groupalia potrebbe essere tenuta a rimborsare o risarcire il consumatore.

“E’ finalmente ora che tutti i gruppi d’acquisto on line, e per primo Groupalia, si assumano le proprie responsabilità nello svolgimento della propria attività commerciale che comporta necessariamente un’attenta attività di vigilanza e controllo circa l’operato dei partners – dichiara Marco Gagliardi del Servizio Legale del Movimento Consumatori – Dopo aver diffidato nei mesi scorsi la società ad eliminare le clausole vessatorie ci è stato addirittura risposto che non esisterebbe nessun contratto con il consumatore. E le clausole sono rimaste nelle condizioni di contratto. Ora auspichiamo che in tempi rapidi il tribunale di Milano ne inibisca l’utilizzo, aprendo così la strada ai consumatori danneggiati per essere risarciti direttamente da Groupalia”.

Per informazioni chiama il chiama il numero verde 800 16 86 36

Movimento Consumatori Milano

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