Non si fa attendere la risposta dei consumatori di AssoUtenti e Movimento Consumatori che uniscono ancora una volta, la loro voce con i carrozzieri indipendenti di Federcarrozzieri: siamo d’accordo con ANIA, non possiamo rimandare una “revisione organica del RCAuto”.
Una sola condizione: si correggano le storture dell’attuale normativa tutta tesa ai numeri di chi fa profitti a molti zeri. Chiediamo una RCAuto che risponda ai principi di più concorrenza, più diritti, più sicurezza. Le assicurazioni non tengano conto solo dei profitti.
La risposta è corale: se ANIA vuole debellare le presunte “truffe”, combatta insieme a noi consumatori e carrozzieri indipendenti di Federcarrozzieri, contro chiunque, comprese le compagnie, abusi e truffi. Lotti insieme a noi e sanzioni le compagnie assicurative che in barba alla legge, continuano impunite ad inserire clausole vessatorie nei contratti RCAuto. Si abolisca il risarcimento diretto estirpando così una delle distorsioni più evidenti e sfruttate.
Faccia propria la battaglia dei consumatori e Federcarrozzieri perché le Forze dell’Ordine, le ASL ed ARPA denuncino ed accompagnino alla regolarità o alla chiusura, le troppe officine che non adempiono ai 64 adempimenti dovuti con il solo risultato di inquinare l’ambiente, non rispettare i propri lavoratori, fornire un servizio non garantibile, operano in regime di concorrenza sleale nei confronti di quanti rispettano le regole. Solo così, puntando il dito su ogni stortura, le proprie prima che quelle altrui, quelle cioè di talune compagnie assicuratrici che ANIA rappresenta, potranno sostenere di combattere veramente “le truffe”.
Si apra dunque una nuova era di correttezza. Si scriva una nuova RCAuto ed ANIA assuma un ruolo più etico favorendo più concorrenza, più diritti, più sicurezza del mercato, più indipendenza e meno sudditanza contrattuale e commerciale della rete dei professionisti (periti, agenti, medici e carrozzieri).
In assenza di un tavolo cui tutte le parti, i veri Stati generali, siano chiamati a partecipare, i social hanno dato modo ai rappresentanti del “terzo stato”: i cittadini e lavoratori.
Le parole sono state affidate alla rete, in un webinar on line sui social (vedi video), che ha dato voce agli attori già firmatari della Carta di Bologna del gennaio 2014, e che ancora oggi combattono per raddrizzare le storture del mondo della riparazione automobilistica. Un elenco di progetti concreti e di buon senso richiesti al legislatore da anni e di cui si auspica una rapida attuazione.
“Il mercato assicurativo ha giovato dell’assenza di sinistri consolidando il suo assetto non concorrenziale e maturando utili da capogiro” ha dichiarato Furio Truzzi, presidente nazionale di AssoUtenti, aggiungendo che “va subito introdotta la norma sulla portabilità dei certificati assicurativi e attivate le disposizioni necessarie perché possano agevolare l’immediato smaltimento del contenzioso RC auto. È necessario liberare i tribunali da decine di migliaia di cause pendenti e soddisfare i diritti dei danneggiati che da troppo attendono un equo risarcimento”.
“Il piano Colao, non contiene alcuna riforma, ormai urgente, delle Autorità di Controllo della Concorrenza e di Vigilanza del Mercato Assicurativo” ha aggiunto Stefano Mannacio, responsabile assicurativo di AssoUtenti che inoltre ribadito che il solo rispetto della normativa in vigore, dei codici di deontologia professionale di tutti gli operatori (agenti, periti, riparatori, medici) potrebbe ridurre in modo radicale il potere delle assicurazioni di condizionare i comportamenti di liberi professionisti e imprenditori”.
“E’ ora di depurare i contratti da clausole vessatorie e complesse che comprimono i diritti degli assicurati nella loro debole veste di danneggiati: questa è stata una delle conseguenze distorsive del cosiddetto risarcimento diretto” ha affermato l’Avv. Sonia Monteleone responsabile assicurativo di Movimento Consumatori, esprimendo la posizione dell’associazione e aggiungendo come “il semplice diritto di scelta del riparatore di fiducia, sancito dalla legge, sia profondamente minato da informazioni errate date dalle compagnie assicuratrici”.
“E’ urgente avviare alla camera un progetto di legge organico, costruito e meditato con molte associazioni di categoria che possa rendere realmente concorrenziale il mondo assicurativo”. Così si è espresso il deputato Andrea Colletti del M5S, aggiungendo che misure come “la libertà di entrata di imprese estere, una lotta reale all’oligopolio assicurativo e l’introduzione di norme che possano dare un quadro di stabilità alla tutela dei danneggiati possono favorire un mercato con prezzi inferiori e diritti più garantiti”.
“Sicurezza, trasparenza, rapporto di lealtà assoluta nei confronti del Cliente e di tutti gli operatori” queste le parole d’ordine conclusive di Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri, che considera ineludibile il completamento di un tavolo sulle riparazioni a regola d’arte che possa dare al cliente gli utili indicatori per percepire la reale qualità della riparazione e la messa in sicurezza del veicolo.
MERCATO ASSICURATIVO: LE NOSTRE PROPOSTE
- Portabilità certificato assicurativo (sul modello di quanto già accade nella telefonia), per ridurre i premi, visto l’ampio utile di cui godono le compagnie.
- Credito di imposta per chiusura di posizioni radicate in giudizio: concedere al debitore, in questo caso le assicurazioni, un credito di imposta direttamente proporzionale all’importo da risarcire e inversamente proporzionale al livello di radicamento in giudizio con lo scopo di liberare i tribunali da centinaia di migliaia di cause civili pendenti.
- Riduzione dei termini per la risposta ai reclami da 45 giorni a 20 giorni. Le compagnie assicuratrici in tale periodo hanno assolutamente tempo e personale per rispondere nei termini di legge.
- Divieto dell’uso di strumenti quali cassa integrazione e ferie anticipate. Le compagnie assicuratrici hanno raccolto premi per pagare sinistri e i dipendenti. L’assenza di nuovi eventi non può essere usata quale strumento di risparmio del personale per rallentare i risarcimenti in essere. I sindacati e il governo devono monitorare comportamenti che generano tattiche dilatorie.
- Inasprimento delle sanzioni, fino alla revoca dell’autorizzazione, all’attività assicurativa alle assicurazioni che non si sono ancora adeguate a fornire chiare informative pre-contrattuali. È noto che molte compagnie ancor oggi non hanno semplificato i contratti, le informative, lasciando ancora gli assicurati in una giungla di clausole difficilmente comprensibili e spesso vessatorie.
- Accorciamento termini di legge e sanzioni: per le pratiche già istruite e mature per la liquidazione non vi devono essere dilazioni termini di pagamento o mancate sanzioni da parte dell’Organismo di Vigilanza.
- Eliminazione delle clausole limitative del risarcimento integrale, per evitare che la vittima di un incidente subisca indebite decurtazioni del danno.
- Il contratto base per consentire finalmente ai consumatori di comparare le offerte per la sola RC auto.
- Misure atte ad incentivare l’introduzione di operatori esteri così da incentivare la concorrenza.
- Rottamazione del risarcimento diretto e ritorno ad un sistema di responsabilità civile pura, dove “chi rompe paga” e chi paga possa accertare con scrupolo il danno.
- Riparazioni a regola d’arte ripartendo dalla norma della Legge sulla Concorrenza che prevedeva la costituzione di un tavolo tra ANIA, Riparatori e Consumatori.
- Scatola nera: è necessario mettere mano a tutto l’impianto normativo che ne regola l’utilizzo per evitare che lo strumento, nato con finalità antifrode, venga utilizzato con finalità di pricing.
- Riforma Autorità di Vigilanza: è anomalo aver passato le competenze in materia di assicurazioni alla Banca d’Italia. Occorre ripristinare il controllo del Parlamento, con rigorose procedure di selezione, nella nomina dei quadri apicali.