Sovraindebitamento e liquidazione controllata: no a rinvio nuove norme su procedure
La crisi economica in corso, di cui sentiremo i più intensi effetti nei prossimi mesi, determinerà ulteriori situazioni di sovraindebitamento e di impossibilità a far fronte ai debiti nuovi e pregressi da parte di un sempre più diffuso numero di famiglie, di imprese individuali e PMI.
Movimento Consumatori ritiene necessario che per affrontare e lenire almeno in parte questa ‘sciagura’, entrino in vigore al più presto le nuove regole previste nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (d.lgs 14/2009) sulle procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento (artt. 65-83 CCI) e sulla liquidazione controllata (artt. 268-283 CCI) la cui entrata in vigore, programmata per il prossimo 15 agosto, è stata rinviata al 1° settembre 2021 dal decreto legge Liquidità emanato lo scorso 8 aprile oggi in attesa di conversione in legge.
“Se questo rinvio appare per alcune disposizioni giustificato per evitare che norme più severe determinino un grave blocco del sistema economico produttivo (ad esempio la disciplina dei sistemi di allerta della crisi) – spiega Paolo Fiorio, coordinatore del servizio legale MC – altre disposizioni, e in particolare quelle che regolano le procedure di sovraindebitamento e la liquidazione controllata e che riguardano i consumatori e le piccole imprese, sarebbero indubbiamente utili per affrontare nell’immediato l’epidemica crisi economica. Il nuovo Codice della crisi consente infatti di gestire in maniera più efficiente le ragioni dei creditori e quelle dei debitori sovraindebitati anche grazie alla liberazione da debiti non sostenibili, consentendo ai soggetti più fragili una ripartenza ed una nuova cittadinanza sociale ed evitando di intasare i tribunali di azioni che si rivelerebbero infruttuose”.
“Chiediamo – afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – che in sede di conversione del decreto Liquidità sia prevista l’immediata entrata in vigore delle procedure di sovraindebitamento e della liquidazione controllata contenute nel nuovo Codice della Crisi e che tali misure siano accompagnate da interventi pubblici per diffondere la conoscenza di questi strumenti e per sostenere anche economicamente l’accesso alle procedure”.