STOP ANATOCISMO. Movimento Consumatori invia esposti alla Banca d’Italia e all’antitrust su interessi illegittimi.

La Banca d’Italia ordini a tutte le banche di restituire gli interessi illegittimamente applicati alla clientela

Continua la campagna Stop Anatocismo del Movimento Consumatori: dopo l’inibitoria dell’anatocismo da parte del tribunale di Milano che ha accolto i ricorsi cautelari dell’associazione nei confronti di ING Bank, BPM e Deutsche Bank e la successiva richiesta di MC di inibitoria cautelare nei confronti di altre dieci banche, Movimento Consumatori ha inviato due esposti: uno all’Antitrust, l’altro alla Banca d’Italia. All’Agcm si chiede di avviare nei confronti di 30 banche e dell’Abi (Associazione bancaria italiana) un’istruttoria finalizzata ad accertare se l’applicazione di interessi anatocistici passivi costituisca pratica commerciale scorretta idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico dei consumatori, e se sussista tra le imprese bancarie un’intesa sull’applicazione di interessi anatocistici passivi che abbia per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare la concorrenza all’interno del mercato nazionale. Effettuati tali accertamenti, MC chiede all’Autorità di adottare ogni provvedimento inibitorio, ripristinatorio e sanzionatorio previsto per legge.

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UBER POP vietato in Italia per concorrenza sleale.

Movimento Consumatori con un esposto all’Antitrust aveva chiesto di indagare su pratiche commerciali scorrette.

Il Tribunale di Milano, accogliendo il ricorso presentato dai tassisti per concorrenza sleale, ha disposto su tutto il territorio nazionale il blocco di Uber Pop, uno dei servizi messi a disposizione dalla app Uber, con inibizione dalla prestazione del servizio.

Movimento Consumatori, ravvisando pratiche commerciali scorrette nell’esercizio dell’attività Uber Pop, il 26 marzo scorso aveva depositato un esposto all’Antitrust per indagare sul servizio Uber Pop in particolare, per la promozione in Italia di un’attività vietata dalla normativa sui taxi, per pubblicazione di informazioni ingannevoli sulla sicurezza e affidabilità del servizio e per l’adozione di clausole vessatorie e illecite e attende l’avvio del procedimento.

“In un’ottica di riduzione delle tariffe – afferma Marco Gagliardi, responsabile settore trasporti di Movimento Consumatori – le nuove tecnologie possono e dovranno essere utilizzate da chi ha una licenza regolare per svolgere il servizio Taxi. Chiediamo

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Progetto “A modo mio” per persone con disabilità intellettiva.

Movimento Consumatori con il progetto “A modo mio, cittadino a pieno titolo. Percorso di promozione di cittadinanza per le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale”* vuole favorire l’inclusione sociale dei cittadini che manifestano difficoltà nella comunicazione e nel linguaggio quotidiano.

“A modo mio” si ispira all’art. 9 della Convenzione delle nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità in cui è sancito il loro diritto all’accessibilità delle informazioni.

Movimento Consumatori, in collaborazione con Anffas Onlus (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) e Il Consorzio degli autonomi enti a marchio Anffas “La rosa blu”, ha realizzato e ha messo a disposizione dei cittadini dei materiali informativi scritti in linguaggio facile da leggere:

–  sei guide digitali e cartacee sull’acquisto di beni di consumo, risparmio energetico, telefonia, trasporto ferroviario, uffici pubblici, uso e consumo di farmaci;

–  un periodico (in formato digitale, che si può scaricare e stampare) con notizie di attualità che possono essere spunto di dibattito

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Stop anatocismo. Nuove azioni inibitorie di Movimento Consumatori.


Dopo l’inibitoria dell’anatocismo da parte del tribunale di Milano che ha accolto i ricorsi cautelari di Movimento Consumatori nei confronti di ING Bank, BPM e Deutsche Bank, inibendo l’applicazione degli interessi sugli interessi,continua la campagna STOP ANATOCISMO di Movimento Consumatori.

Movimento Consumatori ha richiesto in questi giorni l’inibitoria cautelare di ogni pratica anatocistica anche nei confronti di Unicredit, Fineco, IntesaSanpaolo, Banca Nazionale del Lavoro, Banca Regionale Europea e IW Bank (gruppo UBI), Banca d’Alba, Cariparma, Banca del Piemonte, Banca Sella.

“Tutte le banche devono cessare ogni forma di capitalizzazione degli interessi passivi e ogni pratica anatocistica – afferma Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito e Risparmio MC – il tribunale di Milano accogliendo le azioni inibitorie dell’associazione, ha chiaramente affermato che dal 1° gennaio 2014 è vietata ogni forma di anatocismo; la mancata attuazione dell’art. 120 t.u.b. da parte del CICR, non legittima alcuna ulteriore pratica anatocistica. Come emerso continua a leggere

Processo Fonsai. 1000 azionisti associati a Movimento Consumatori parti civili.

All’udienza che si è tenuta oggi nel processo Fonsai in corso a Milano, Movimento Consumatori ha richiesto la chiamata in giudizio di UnipolSai quale responsabile civile per risarcire gli oltre 1000 azionisti ex Fonsai e Milano Assicurazioni, costituiti parte civile grazie all’attività dell’associazione anche nel processo di Milano.

Il procedimento vede imputati l’ex vicepresidente di Milano Assicurazioni e l’ex dirigente addetto alla redazione dei bilanci della compagnia assicurativa, nonché l’attuario incaricato dalla medesima società. Le ipotesi di reato vanno dalla falsificazione del bilancio 2010 di Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni, all’alterazione del prezzo delle azioni Fonsai fino alla falsificazione della relazione sulle riserve dei sinistri RC Auto. Si tratta dello stesso filone di indagini per cui, nel gennaio 2014, era già stata fissata udienza preliminare avanti al GUP di Torino Boemio, che si era dichiarata territorialmente incompetente, disponendo la trasmissione degli atti alla procura di Milano.

“E’ ora che UnipolSai risarcisca gli azionisti danneggiati dai comportamenti posti in essere dagli imputati –commenta Paolo Fiorio, coordinatore dell’O

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ING Bank, BPM e Deutsche Bank condannate per anatocismo.


XXIl tribunale di Milano con due provvedimenti cautelari depositati lo scorso 14 aprile ha accolto le domande inibitorie proposte da Movimento Consumatori per inibire l’anatocismo nei conti correnti bancari dal 1° gennaio 2014.

Ing Bank, Banca Popolare di Milano e Deutsche Bank devono cessare ogni forma di capitalizzazione degli interessi passivi e ogni pratica anatocistica in tutti i contratti di conto corrente con i consumatori. Le banche sono state condannate a pubblicare il dispositivo del provvedimento sulle home page dei propri siti internet e a comunicarlo a tutti i consumatori  con le stesse modalità con le quali vengono inviati gli estratti di conto corrente.

“Le decisioni del tribunale di Milano chiariscono che dal 1° gennaio 2014 per le banche è vietata ogni forma di anatocismo – dice Paolo Fiorio,

coordinatore dell’Osservatorio Credito e Risparmio del Movimento Consumatori – gli interessi scaduti non possono più produrre nuovi interessi che devono essere conteggiati solo sul capitale. Questo divieto, enunciato dal nuovo articolo 120 t.u.b., è chiarissimo e non necessità di alcun intervento del CICR al

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