STOP ANATOCISMO. Movimento Consumatori invia esposti alla Banca d’Italia e all’antitrust su interessi illegittimi.

La Banca d’Italia ordini a tutte le banche di restituire gli interessi illegittimamente applicati alla clientela

Continua la campagna Stop Anatocismo del Movimento Consumatori: dopo l’inibitoria dell’anatocismo da parte del tribunale di Milano che ha accolto i ricorsi cautelari dell’associazione nei confronti di ING Bank, BPM e Deutsche Bank e la successiva richiesta di MC di inibitoria cautelare nei confronti di altre dieci banche, Movimento Consumatori ha inviato due esposti: uno all’Antitrust, l’altro alla Banca d’Italia. All’Agcm si chiede di avviare nei confronti di 30 banche e dell’Abi (Associazione bancaria italiana) un’istruttoria finalizzata ad accertare se l’applicazione di interessi anatocistici passivi costituisca pratica commerciale scorretta idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico dei consumatori, e se sussista tra le imprese bancarie un’intesa sull’applicazione di interessi anatocistici passivi che abbia per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare la concorrenza all’interno del mercato nazionale. Effettuati tali accertamenti, MC chiede all’Autorità di adottare ogni provvedimento inibitorio, ripristinatorio e sanzionatorio previsto per legge.

Con l’esposto alla Banca d’Italia si chiede invece di avviare nei confronti delle 30 banche, un’istruttoria finalizzata ad accertare le violazioni di divieto di anatocismo e ad adottare i provvedimenti previsti per legge, tra cui l’immediata restituzione di tutti gli interessi anatocistici corrisposti dai clienti dal 1° gennaio 2014 che, secondo un’indagine di MC, ammontano ad oltre due miliardi di euro su base annua

“I diritti della clientela bancaria – afferma Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito e Risparmio MC – devono necessariamente essere tutelati dalla Banca d’Italia quale autorità di vigilanza sull’intero settore creditizio; l’art. 128ter del Testo Unico Bancario consente perfino alla Banca d’Italia di ‘ordinare la restituzione delle somme indebitamente percepite e altri comportamenti conseguenti’. E’ ora che la Banca d’Italia intraprenda su questa materia specifiche iniziative a tutela di tutta la clientela”.

“Invitiamo il Governo e la Banca d’Italia a dare immediata e definitiva attuazione all’art. 120 T.U.B. –dice Alessandro Mostaccio, segretario generale dell’associazione – Sebbene il divieto di anatocismo sia operante dal 1° gennaio 2014, l’attuazione di tale disciplina ad opera del CICR (Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio) eliminerebbe definitivamente ogni scusa alla palese violazione del divieto posta in essere dall’intero sistema bancario”.




UBER POP vietato in Italia per concorrenza sleale.

Movimento Consumatori con un esposto all’Antitrust aveva chiesto di indagare su pratiche commerciali scorrette.

Il Tribunale di Milano, accogliendo il ricorso presentato dai tassisti per concorrenza sleale, ha disposto su tutto il territorio nazionale il blocco di Uber Pop, uno dei servizi messi a disposizione dalla app Uber, con inibizione dalla prestazione del servizio.

Movimento Consumatori, ravvisando pratiche commerciali scorrette nell’esercizio dell’attività Uber Pop, il 26 marzo scorso aveva depositato un esposto all’Antitrust per indagare sul servizio Uber Pop in particolare, per la promozione in Italia di un’attività vietata dalla normativa sui taxi, per pubblicazione di informazioni ingannevoli sulla sicurezza e affidabilità del servizio e per l’adozione di clausole vessatorie e illecite e attende l’avvio del procedimento.

“In un’ottica di riduzione delle tariffe – afferma Marco Gagliardi, responsabile settore trasporti di Movimento Consumatori – le nuove tecnologie possono e dovranno essere utilizzate da chi ha una licenza regolare per svolgere il servizio Taxi. Chiediamo ai tassisti di salvare ciò che di buono c’è nell’intuizione di Uber, modernizzando la prenotazione e la gestione del servizio e alle istituzioni di attivarsi per salvaguardare il servizio pubblico, rendendolo accessibile alle tasche di tutti”.

Per Movimento Consumatori è essenziale che queste nuove forme economiche di trasporto “alternativo” vengano monitorate per distinguere tra nuove tipologie di business (che come tali devono rispettare tutte le normative vigenti) e forme di economia collaborativa e mutualistica non indirizzate esclusivamente al profitto. I casi che si stanno delineando ultimamente sono quelli di concentrazione di grandi player e big della Rete uniti a grandi capitali che nulla hanno a che vedere con la sharing economy.




Progetto “A modo mio” per persone con disabilità intellettiva.

Movimento Consumatori con il progetto “A modo mio, cittadino a pieno titolo. Percorso di promozione di cittadinanza per le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale”* vuole favorire l’inclusione sociale dei cittadini che manifestano difficoltà nella comunicazione e nel linguaggio quotidiano.

“A modo mio” si ispira all’art. 9 della Convenzione delle nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità in cui è sancito il loro diritto all’accessibilità delle informazioni.

Movimento Consumatori, in collaborazione con Anffas Onlus (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) e Il Consorzio degli autonomi enti a marchio Anffas “La rosa blu”, ha realizzato e ha messo a disposizione dei cittadini dei materiali informativi scritti in linguaggio facile da leggere:

–  sei guide digitali e cartacee sull’acquisto di beni di consumo, risparmio energetico, telefonia, trasporto ferroviario, uffici pubblici, uso e consumo di farmaci;

–  un periodico (in formato digitale, che si può scaricare e stampare) con notizie di attualità che possono essere spunto di dibattito in diverse occasioni di vita quotidiana e di comunità;

– un programma di educazione alla cittadinanza in formato digitale per favorire lo sviluppo delle abilità e competenze necessarie ad una partecipazione attiva e consapevole nel proprio contesto di vita. I titoli del programma educativo: l’Italia, il mio Stato, io sono italiano, io sono italiano e anche europeo, io e l’euro, io e miei dati personali.

Tutti i prodotti realizzati per il progetto saranno presentati nel corso della conferenza “Europe in Action 2015. Disabilità intellettiva: Auto-rappresentanza e famiglie” che si terrà il 21 e il 22 maggio a Roma. L’evento è organizzato da Anffas e Inclusion Europe. Il 21 maggio, Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori illustrerà l’iniziativa “A modo mio” e interverrà su “L’accessibilità alle informazioni sulla tutela consumeristica”.

La conferenza si svolgerà presso l’Hotel NH Roma Midas. Il programma è presente sul sito www.anffas.net.

I materiali del progetto “A modo mio” sono sul sito www.movimentoconsumatori.it e possono essere richiesti telefonando allo 06 4880053 o scrivendo a comunicazione@movimentoconsumatori.it.




Stop anatocismo. Nuove azioni inibitorie di Movimento Consumatori.


Dopo l’inibitoria dell’anatocismo da parte del tribunale di Milano che ha accolto i ricorsi cautelari di Movimento Consumatori nei confronti di ING Bank, BPM e Deutsche Bank, inibendo l’applicazione degli interessi sugli interessi,continua la campagna STOP ANATOCISMO di Movimento Consumatori.

Movimento Consumatori ha richiesto in questi giorni l’inibitoria cautelare di ogni pratica anatocistica anche nei confronti di Unicredit, Fineco, IntesaSanpaolo, Banca Nazionale del Lavoro, Banca Regionale Europea e IW Bank (gruppo UBI), Banca d’Alba, Cariparma, Banca del Piemonte, Banca Sella.

“Tutte le banche devono cessare ogni forma di capitalizzazione degli interessi passivi e ogni pratica anatocistica – afferma Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito e Risparmio MC – il tribunale di Milano accogliendo le azioni inibitorie dell’associazione, ha chiaramente affermato che dal 1° gennaio 2014 è vietata ogni forma di anatocismo; la mancata attuazione dell’art. 120 t.u.b. da parte del CICR, non legittima alcuna ulteriore pratica anatocistica. Come emerso dalla nostra indagine tutte le banche, nonostante il divieto hanno continuato ad applicare interessi anatocistici che per il 2014 hanno comportato l’addebito di interessi illegittimi stimati per tutte le banche italiane in oltre 2 miliardi di euro”.

“La nostra campagna – afferma il segretario generale MC, Alessandro Mostaccio – inizia già a portare significativi risultati, proseguiremo con ogni iniziativa diretta ad assicurare la definitiva cessazione dell’anatocismo nei rapporti bancari”.

MC invita tutti i correntisti intenzionati a ottenere la restituzione di interessi anatocistici a contattare l’associazione scrivendo a sosbanche@movimentoconsumatori.it. Le ordinanze del tribunale di Milano sono sul sito www.movimentoconsumatori.it.




Processo Fonsai. 1000 azionisti associati a Movimento Consumatori parti civili.

All’udienza che si è tenuta oggi nel processo Fonsai in corso a Milano, Movimento Consumatori ha richiesto la chiamata in giudizio di UnipolSai quale responsabile civile per risarcire gli oltre 1000 azionisti ex Fonsai e Milano Assicurazioni, costituiti parte civile grazie all’attività dell’associazione anche nel processo di Milano.

Il procedimento vede imputati l’ex vicepresidente di Milano Assicurazioni e l’ex dirigente addetto alla redazione dei bilanci della compagnia assicurativa, nonché l’attuario incaricato dalla medesima società. Le ipotesi di reato vanno dalla falsificazione del bilancio 2010 di Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni, all’alterazione del prezzo delle azioni Fonsai fino alla falsificazione della relazione sulle riserve dei sinistri RC Auto. Si tratta dello stesso filone di indagini per cui, nel gennaio 2014, era già stata fissata udienza preliminare avanti al GUP di Torino Boemio, che si era dichiarata territorialmente incompetente, disponendo la trasmissione degli atti alla procura di Milano.

“E’ ora che UnipolSai risarcisca gli azionisti danneggiati dai comportamenti posti in essere dagli imputati –commenta Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito & Risparmio di Movimento Consumatori – da tempo la nostra associazione ha chiesto alla compagnia di accantonare i fondi necessari per rispondere di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali, risarcendo tutti gli azionisti”.

Per ulteriori informazioni si può scrivere afonsai@movimentoconsumatori.it oppure rivolgersi allo Sportello del Consumatore on line (http://sportello.movimentoconsumatori.it).




ING Bank, BPM e Deutsche Bank condannate per anatocismo.


XXIl tribunale di Milano con due provvedimenti cautelari depositati lo scorso 14 aprile ha accolto le domande inibitorie proposte da Movimento Consumatori per inibire l’anatocismo nei conti correnti bancari dal 1° gennaio 2014.

Ing Bank, Banca Popolare di Milano e Deutsche Bank devono cessare ogni forma di capitalizzazione degli interessi passivi e ogni pratica anatocistica in tutti i contratti di conto corrente con i consumatori. Le banche sono state condannate a pubblicare il dispositivo del provvedimento sulle home page dei propri siti internet e a comunicarlo a tutti i consumatori  con le stesse modalità con le quali vengono inviati gli estratti di conto corrente.

“Le decisioni del tribunale di Milano chiariscono che dal 1° gennaio 2014 per le banche è vietata ogni forma di anatocismo – dice Paolo Fiorio,

coordinatore dell’Osservatorio Credito e Risparmio del Movimento Consumatori – gli interessi scaduti non possono più produrre nuovi interessi che devono essere conteggiati solo sul capitale. Questo divieto, enunciato dal nuovo articolo 120 t.u.b., è chiarissimo e non necessità di alcun intervento del CICR al quale può spettare solo l’individuazione delle modalità di applicazione e conteggio degli interessi. Come emerso dalla nostra indagine di gennaio, tutte le banche, nonostante il divieto operi ormai da ben 16 mesi, hanno continuato ad applicare gli interessi anatocistici che per il 2014 hanno comportato l’addebito di interessi illegittimi stimati per tutte le banche italiane in oltre 2 miliardi di euro. Non potevamo star fermi, è partita la campagna ‘Stop Anatocismo’ con le prime tre inibitorie”.

 

“La nostra campagna – afferma il segretario generale MC, Alessandro Mostaccio – inizia già a portare significativi risultati, proseguiremo con ogni iniziativa diretta ad assicurare la definitiva cessazione dell’anatocismo nei rapporti bancari. Invitiamo le banche a restituire gli interessi illegittimamente applicati nel corso del 2014 e il CICR a dare completa attuazione alla legge in tempi rapidi. Spero si rendano conto che è in gioco la credibilità del sistema bancario italiano”.

MC invita tutti i correntisti intenzionati a ottenere la restituzione di interessi anatocistici a contattare l’associazione scrivendo a sosbanche@movimentoconsumatori.it. Le ordinanze del tribunale di Milano sono sul sito www.movimentoconsumatori.it.