FONSAI. Il 5 maggio udienza a Milano.

Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Milano, Andrea Ghinetti accogliendo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Luigi Orsi, ha fissato per il 5 maggio 2015 la prima udienza dell’ultimo processo relativo al crack Fonsai. Il procedimento vede imputati, oltre a Gioachino Paolo Ligresti anche Pier Giorgio Bedogni, ex dirigente addetto alla redazione dei bilanci della compagnia assicurativa, e F. G., attuario incaricato dalla medesima società. Le ipotesi di reato vanno dalla falsificazione del bilancio 2010 di Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni, all’alterazione del prezzo delle azioni Fonsai fino alla falsificazione della relazione sulle riserve dei sinistri RC Auto. Si tratta dello stesso filone di indagini per cui, nel gennaio 2014, era già stata fissata udienza preliminare avanti al GUP di Torino Boemio, che si era dichiarata territorialmente incompetente, disponendo la trasmissione degli atti alla procura di Milano.

“L’udienza del 5 maggio – dice Corrado Pinna, che coordina i legali di Movimento Consumat

continua a leggere

UBER: Movimento Consumatori presenta un esposto all’Antitrust

Movimento Consumatori ha oggi richiesto l’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per indagare su pratiche commerciali scorrette nel servizio Uber Pop.

I comportamenti posti sotto la lente d’ingrandimento dell’Authority consistono nella promozione di un’attività vietata in Italia dalla normativa sui taxi, nella pubblicazione di informazioni ingannevoli sulla sicurezza e affidabilità del servizio e nell’adozione di clausole vessatorie e illecite.

La società statunitense, con sede legale in Olanda, si presenta infatti come intermediario tra il consumatore e l’autista, ma di fatto gestisce e organizza un servizio che è attualmente vietato dalle leggi italiane, con la conseguenza che – diversamente da quanto pubblicizzato sul sito – è direttamente responsabile di tutto ciò che può avvenire sui propri “taxi” ed è tenuta a rispettare non soltanto la normativa di settore, ma anche quanto previsto dal Codice del Consumo nei rapporti contrattuali con gli utenti.

 

“Il servizio di trasporto su taxi è ancora un servizio pubblico – afferma Marco Gagliardi, resp

continua a leggere

Focus sugli OGM

La diffusione degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) nel settore agroalimentare ha sollevato, accanto a molte aspettative, una serie di preoccupazioni sui possibili impatti sulla salute, sull’ambiente e sui sistemi socio-economici. Di fronte ad un tema così complesso, dove la scienza

continua a leggere

Convegno “Indebitamento del consumatore, problemi e soluzioni” – 9 febbraio 2015

9 febbraio 2015 ore 16.30 via Carmagnola 4 (zona Isola) c/o libreria Les Mots.

Incontro pubblico organizzato da Movimento Consumatori Milano per approfondire le principali problematiche relative ai problemi di sovraindebitamento dei consumatori e le soluzioni pratiche per risolverli.

Scarica la locandina Locandina-eventi-Salvafamiglie-Milano.pdf

La partecipazione è gratuita fino a esaurimento posti disponibili. Per iscriversi cliccare qui.

continua a leggere

Multa Antitrust a Telecom, H3G, Vodafone e Wind. Movimento Consumatori: bene AGCM, aziende risarciscano subito i consumatori

L’Antitrust ha sanzionato i principali operatori di telefonia per pratiche commerciali scorrette nell’ambito della commercializzazione di servizi premium non richiesti, utilizzati durante la navigazione via internet dallo smartphone.

Questo ennesimo gravissimo episodio sanzionato dall’Antitrust dimostra ancora una volta che le liberalizzazioni di parte dei mercati, come quello della telefonia, di per sé non sono mai sufficienti a garantire vantaggi reali per i consumatori se gli attori delle singole filiere non declinano il loro agire economico su parametri rispettosi delle persone, a prescindere dall’esistenza di una specifica normativa che vieti o meno una pratica commerciale.

“Quello che troviamo gravissimo – dice Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori – è che non è pensabile che queste aziende non fossero consapevoli dell’illegittimità del proprio comportamento.

Questo dimostra che, come sempre, la massimizzazione del profitto per le Telco conta più della propria immagine aziendale e purtrop

continua a leggere
image_pdfimage_print