Gioco d’azzardo: vietare la pubblicità

L’emendamento alla delega fiscale passato alla Camera che vieta sui media qualsiasi tipo di pubblicità al gioco d’azzardo sarà prossimamente in discussione in Senato. “Se questa norma sarà confermata – spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori – rappresenterà un rivoluzionario passo in avanti nella tutela dei cittadini che quotidianamente sono bersagliati in televisione, sui giornali, su Internet e in altri media da spot che ‘incitano’ a giocare alle diverse e numerose lotterie legalizzate”.

Movimento Consumatori chiede fermamente alle istituzioni che non vengano privilegiati gli interessi dei concessionari dell’azzardo e dei network televisivi che guadagnano fior di milioni di euro dalla pubblicità dei giochi e che questo emendamento non venga toccato.

 

“La nostra associazione  – continua Mostaccio – è impegnata da tempo nella lotta contro il gioco d’azzardo legalizzato. A questo proposito, abbiamo realizzato l’iniziativa “No ai giochi di Stato!: tra le nostre richieste alle istituzioni c’è anche la proposta che venga abolita la pubblicità del gioco d’azzardo. Inoltre MC ha messo in campo attività di tutela individuale e collettiva per le vittime del gioco d’azzardo patologico”.




Fonsai. Udienza preliminare il 27 gennaio

Il GUP Paola Boemio ha fissato per il 27 gennaio 2014 l’udienza preliminare del secondo troncone del processo Fonsai che vede quali imputati Fondiaria Sai S.p.A., Gioacchino Paolo Ligresti, Pier Giorgio Bedogni, Benito Giovanni Marino, Marco Spadacini, Antonio D’Ambrosio, Riccardo Ottaviani.

Su richiesta del tribunale, MC ha pubblicato sul suo sito Internet www.movimentoconsumatori.it il decreto di fissazione dell’udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio.

Fino alla chiusura dell’udienza preliminare che si potrebbe protrarre fino al 21 febbraio 2014 tutti gli azionisti danneggiati potranno costituirsi parte civile per richiedere il risarcimento dei danni derivati dall’acquisto o dalla mancata vendita dei titoli Fonsai e Milano Assicurazioni conseguenti alla diffusione di informazioni economiche non veritiere.

“Anche questo secondo filone del processo – commenta Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito & Risparmio MC – è un’occasione che gli azionisti non possono perdere per cercare di ottenere il risarcimento dei danni. Gli azionisti potranno infatti chiamare quali responsabili civili sia la compagnia che risponde dell’operato dei propri amministratori, sia la società di revisione Ernest Young – Reconta!.

MC invita tutti gli azionisti a telefonare al numero verde attivato dall’associazione 800150872 o a scrivere a fonsai@movimentoconsumatori.it




Convenzione Arci Movimento Consumatori

Nuovo slancio per la partnership tra Arci e Movimento Consumatori

Quest’anno Arci e Movimento Consumatori hanno deciso di dare nuova forma e sostanza ad una partnership che risale alle origini del Movimento Consumatori con la firma di un protocollo di intesa.

I primi passi sono stati l’individuazione di una piattaforma politica programmatica di obiettivi condivisi. L’obiettivo generale è di promuovere una “contaminazione” tra Arci e Movimento Consumatori basata sulla reciprocità e sulla messa a disposizione mutualistica di saperi, intuizioni ed energie, una contaminazione sinergica che, auspichiamo, possa trovare “ossigeno” e “declinazioni” interessanti anche sui territori. 

Obiettivi condivisi
Arci e MC hanno individuato l’importanza della costruzione di un rapporto privilegiato diretto tra le due associazioni per sviluppare con maggiore forza alcuni temi di crescita politica e progettuale comune per il benessere dei cittadini italiani e alcune sinergie tese a mettere a disposizione dei dirigenti e degli associati di ARCI, in un’ottica di reciprocità, le competenze e le potenzialità caratterizzanti un’associazione di consumatori;

1. il primo dei temi politici individuati è la cosiddetta ‘finanzarizzazione dell’economia’ (ormai descritta da diversi studiosi anche come ‘dittatura finanziaria’) e cioè quel processo storico/economico che ha prodotto una erosione della sovranità degli Stati e conseguentemente, degli spazi attribuiti alla democrazia elettiva dallo stato di diritto, a favore delle logiche finanziarie globalizzate che nulla hanno a che fare con la storia, la cultura e i modelli di welfare che hanno caratterizzato soprattutto i Paesi europei nel secolo scorso;

2. il secondo dei temi individuati è l’ambientalismo, storicamente presente nella cultura della federazione Arci, inteso non tanto nelle sue declinazioni ‘naturalismo’ o ‘animalismo’, ma come sostenibilità ambientale dei consumi e degli stili di vita in rapporto ad un patto tra generazioni da ripristinare su basi nuove. Questo tema è stato da anni interpretato e proattivamente promosso individualmente da entrambe le associazioni nelle più diverse articolazioni: consumo critico, lo sviluppo di forme di acquisto collettivo in regime di filiera corta e a Km 0, il commercio equo e solidale di matrice nazionale;

3. il terzo tema individuato è quello dei diritti e delle pari opportunità per i migranti. Da anni Arci si occupa di migranti, erogando servizi specifici ed è promotore e partner di politiche mirate che hanno reso l’associazione uno dei punti di riferimento sull’intero territorio nazionale;


4. al tempo stesso anche MC ha riscontrato la necessità di iniziare a ‘riorientare’ le proprie strutture di ‘Sportello del consumatore’ (con i propri sportelli Arcobaleno) perché diventassero punto di riferimento per rendere i nuovi diritti di cittadinanzaconcreti anche nelle relazioni consumeristiche quotidiane (lotta all’esclusione finanziaria favorendo la cultura finanziaria sia dei nuovi cittadini sia degli istituti di credito che tali servizi dovrebbero erogare; le utenze in particolare telefoniche; il tema casa e condominio come cumunità fondata su regole condivise);

5. il quarto tema sinergico individuato è quello dei beni comuni, secondo la definizione che ne ha dato la commissione Rodotà ‘beni comuni sono quei beni a consumo non rivale, ma esauribile i quali esprimono utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali’;

6. entrambe le associazioni hanno aderito al Forum sull’Acqua Bene Comune e partecipato attivamente al buon esito dei referendum di giugno 2011. Attualmente Arci è impegnata nella campagna ‘RACCOLTA DI UN MILIONE DI FIRME PER L’ACQUA BENE COMUNE IN EUROPA’ per chiedere alla Commissione europea una politica che riconosca l’acqua come diritto universale e bene comune. MC, dal canto suo sono anni che lotta, perché in Italia si crei un sistema innovativo di partecipazione, monitoraggio e controllo democratico sulla gestione dei servizi pubblici locali. Servizi pubblici che quotidianamente vengono attentati da ambizioni speculative finanziarie o dagli appetiti di gestioni interamente private che non avrebbero più come primo interesse l’universalità degli stessi, ma il conseguimento di lauti dividendi.

 




No alle spiagge in vendita

L’associazione è favorevole alla liberalizzazione delle concessioni demaniali, e proprio per questo, fermamente contraria alla privatizzazione del demanio costiero. Le spiagge devono rimanere di proprietà pubblica Riaffiora, dopo otto anni, la strampalata idea dell’allora ministro Tremonti di privatizzare le spiagge italiane.

L’ipotesi, che si sperava morta e sepolta, è stata riesumata in questi giorni, con il duplice intento di fare cassa una tantum vendendo il demanio costiero, e di aggirare – per la verità in modo grossolano e un po’ dilettantesco – le regole comunitarie sulla concorrenza.

“L’idea di vendere le spiagge ai concessionari, oggetto di accese polemiche ogni qualvolta viene proposta – afferma Roberto Barbieri, responsabile del settore Turismo di Movimento Consumatori – non solo va nella direzione esattamente opposta agli impegni europei in materia di concorrenza, ma si scontra anche con un principio costituzionale volto alla tutela e salvaguardia del patrimonio paesaggistico nazionale.

E’ inoltre evidente che, in questo come in altri casi, i termini privatizzazione e liberalizzazione, spesso usati quasi come sinonimi, stiano invece ad indicare scelte opposte”.

Movimento Consumatori è favorevole alla liberalizzazione delle concessioni demaniali, e proprio per questo fermamente contrario alla privatizzazione del demanio costiero. 

Le spiagge devono rimanere patrimonio comune, e quindi di proprietà pubblica. La loro valorizzazione a fini turistici deve avvenire salvaguardando le legittime aspettative degli operatori che ci hanno investito, ma garantendo al tempo stesso sia l’utilizzo pubblico, sia procedure di concessione che favoriscano la concorrenza.




Fonsai: appello agli azionisti milanesi

Movimento Consumatori è impegnata da quasi un anno nella tutela dei piccoli azionisti Fonsai. Ha partecipato a tutte le assemblee di Fondiaria Sai in rappresentanza degli azionisti che gli hanno conferito la propria delega (le ultime assemblee si sono tenute il 25 e il 26 ottobre scorsi) e ora sta raccogliendo le costituzioni di parte civile in vista dell’udienza del 4 dicembre prossimo. Movimento Consumatori Milano invita gli azionisti Fonsai milanesi a rivolgersi all’associazione entro il 4 dicembre chiamando il numero verde 800150872 o scrivendo a fonsai@movimentoconsumatori.it.

Gli azionisti possono così partecipare all’azione penale per falso in bilancio aggravato, aggiotaggio e manipolazione dei mercati, e chiedere il risarcimento dei danni ai componenti della famiglia Ligresti che non hanno ancora patteggiato, agli ex amministratori e responsabili civili. Il falso riguarda i bilanci Fonsai e Milano Assicurazioni del 2010, pubblicati in data 28 aprile 2011, che contenevano omissioni (mancata o non corretta appostazione delle riserve tecniche per sinistri – somme accantonate ogni anno a copertura degli indennizzi/risarcimenti pagati dalla Compagnia assicurativa in quell’anno) per circa 538 milioni di euro che hanno causato un aggravio di deficit di circa 700 milioni di euro.




Fonsai. Cancellieri si dimetta

“La vicenda Fondiaria Sai ha coinvolto oltre 12 mila risparmiatori che hanno subito un danno di 251 milioni di euro” afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori – Il comportamento del ministro Cancellieri, vicina alla famiglia Ligresti, è ‘umanitario’ e ‘solidale’ anche nei confronti delle altre famiglie italiane? Chiediamo quindi che la Cancellieri si assuma le proprie responsabilità e si dimetta”.

Si avvicina intanto la scadenza del 4 dicembre, data della prima udienza e termine entro cui gli azionisti danneggiati si possono rivolgere a Movimento Consumatori per costituirsi parte civile per partecipare all’azione penale per falso in bilancio aggravato, aggiotaggio e manipolazione dei mercati, e chiedere il risarcimento dei danni ai componenti della famiglia Ligresti che non hanno ancora patteggiato, agli ex amministratori e responsabili civili.

Il falso riguarda i bilanci Fonsai e Milano Assicurazioni del 2010, pubblicati in data 28 aprile 2011, che contenevano omissioni (mancata o non corretta appostazione delle riserve tecniche per sinistri – somme accantonate ogni anno a copertura degli indennizzi/risarcimenti pagati dalla Compagnia assicurativa in quell’anno) per circa 538 milioni di euro che hanno causato un aggravio di deficit di circa 700 milioni di euro.

Per avere informazioni su come procedere alla costituzione di parte civile Movimento Consumatori ha attivato il numero verde 800150872 e l’email fonsai@movimentoconsumatori.it

 

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