Mondo convenienza, azione inibitoria di Movimento Consumatori

Mondo Convenienza deve eliminare la clausola, il cliente ha diritto di vedere indicata una data certa di consegna e alla restituzione del doppio della caparra versata al momento dell’ordine in caso di mancato rispetto del termine A seguito delle innumerevoli segnalazioni di chi ha acquistato mobili o complementi d’arredo presso i punti vendita Mondo Convenienza, lo scorso febbraio, Movimento Consumatori ha promosso un’azione inibitoria innanzi al tribunale di Roma, al fine di eliminare clausole vessatorie dai moduli prestampati e al fine d’impedire l’esercizio di pratiche commerciali abusive a danno dei clienti.

“Con ordinanza del 13 novembre 2012 – spiega Laila Perciballi dell’ufficio legale MC – il giudice ha ritenuto fondate le doglianze formulate da Movimento Consumatori con riferimento alla clausola trasfusa nell’art.3 delle condizioni generali applicate nei rapporti con i consumatori da Elisa srl e dalla Stella Mobili srl, che esercitano la loro attività sotto il marchio Mondo Convenienza. Nell’ordinanza si legge che la clausola in parola si presenta come atta a determinare a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto”.

“Mondo Convenienza deve quindi eliminare questa clausola dai propri contratti – dice la Perciballi – e il consumatore ha diritto di vedere indicata una data certa di consegna dei beni sul contratto ed ha anche diritto alla restituzione del doppio della caparra versata al momento dell’ordine in caso di mancato rispetto del termine”.

In merito agli altri comportamenti denunciati da Movimento Consumatori relativi alle condizioni di vendita che disciplinano le garanzie per vizi del bene, il giudice ha ritenuto che le violazioni denunciate dall’associazione si presentano come legate a vicende specifiche e isolate, per le quali non può che attivarsi la tutela individuale del singolo contraente, previa verifica delle condizioni prescritte per poter far valere il diritto alla sostituzione del bene.

Concludendo le società Elisa Srl e Stella Mobili che operano sotto il marchio Mondo Convenienza e che adottano la clausola contrattuale indicata non potranno più utilizzarla, per le altre società che utilizzano lo stesso modulo contrattuale e per le questioni legate alla garanzia, chi non ha un termine di consegna e chi ha ricevuto prodotti difettosi da parte di Mondo Convenienza, può segnalare il proprio caso scrivendo a roma17@movimentoconsumatori.it o inviando un fax allo 06 39738251.




Fondiaria SAI. Movimento Consumatori Milano invita azionisti a presentare denuncia

Dopo la presentazione dell’esposto con il quale Movimento Consumatori ha chiesto alla Procura della Repubblica di Torino di indagare sui reati di false comunicazioni sociali e falso in prospetto anche per l’aumento di capitale del 2011, l’associazione ha ufficialmente incontrato i Procuratori della Repubblica che coordinano le indagini a Torino.

“A seguito dell’incontro – spiega Paolo Fiorio, responsabile dell’Osservatorio Credito & Risparmio del Movimento Consumatori – la Procura della Repubblica ha consegnato all’associazione importanti documenti dai quali emergono in maniera più specifica e con chiarezza gli estremi di nuove ipotesi di reato punibili a querela di parte. Si tratta di comportamenti che alcuni amministratori di Fondiaria Sai hanno tenuto per anni depauperando, in evidente situazione di conflitto di interessi, il patrimonio della compagnia. Sono reati gravissimi che contribuiscono ulteriormente a chiarire le motivazioni per le quali per anni sono state sottostimate le riserve della compagnia.

A giudizio dell’associazione è importante consentire alla Procura della Repubblica di Torino di indagare anche su tali ipotesi di reato e, in particolare, sull’infedeltà patrimoniale per la quale è necessaria la querela di parte.

Movimento Consumatori Milano invita pertanto tutti gli azionisti lombardi a rivolgersi all’associazione presso le proprie sedi territoriali o a scrivere a fonsai@movimentoconsumatori.it per ricevere il testo della denuncia-querela da depositare presso la Procura della Repubblica di Torino. Per informazioni Movimento Consumatori Lombardia ha attivato il numero verde 800 864 534 e www.movimentoconsumatorimilano.it.

Movimento Consumatori confida che le indagini in corso possano portare il prima possibile al rinvio a giudizio dei soggetti responsabili e aprire la strada ai risarcimenti sia in sede civile sia in sede penale.




Bpm, aperto un tavolo di conciliazione

Sono incominciati, grazie ad un protocollo d’Intesa firmato da Banca Popolare di Milano con le Associazioni dei Consumatori, i Tavoli di Conciliazione aventi ad oggetto il prestito obbligazionario denominato “Convertendo 2009/2013 – 6,75%”, codice ISIN IT0004504046.

Il Movimento Consumatori di Milano è disponibile nell’affiancamento per l’istruzione della pratica, che andrà presentata entro e non oltre il 30 aprile 2013, e nella compilazione e nela presentazione dei moduli in calce al testo. Per informazioni è attivo il numero verde 800 864534 o è possibile contattare l’associazione qui.

Con riferimento al Protocollo d’Intesa firmato da Banca Popolare di Milano con le Associazioni dei Consumatori ADICONSUM, ADOC e FEDERCONSUMATORI riguardante l’avvio di Tavoli di Conciliazione aventi ad oggetto il prestito obbligazionario denominato “Convertendo 2009/2013 – 6,75%”, codice ISIN IT0004504046, si rende noto che nel previsto termine del 15 settembre 2012 hanno aderito ulteriori Associazioni dei Consumatori iscritte al CNCU – Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti. Pertanto, le Associazioni Firmatarie e Aderenti al Protocollo sono le seguenti: ACU; ADICONSUM; ADOC; ADUSBEF; ALTROCONSUMO; ASSOUTENTI; CASA DEL CONSUMATORE; CITTADINANZATTIVA; CONFCONSUMATORI; FEDERCONSUMATORI; MOVIMENTO CONSUMATORI. …………

I clienti – al fine di accedere alla procedura – dovranno compilare l’apposito modulo di adesione disponibile anche sui siti delle Associazioni firmatarie e aderenti al Protocollo, nonché presso tutte le filiali delle Banche del Gruppo BPM (Banca di Legnano – Incorporante la CR Alessandria – e Banca Popolare di Mantova) e presso le sedi delle suindicate Associazioni; tale modulo – unitamente al mandato all’Associazione prescelta – dovrà essere poi presentato presso una filiale delle suddette Banche del Gruppo BPM, oppure inviato con lettera raccomandata alla Segreteria Tecnica Convertendo, Banca Popolare di Milano, Galleria De Cristoforis, n. 7/8, 20121 Milano oppure ancora per il tramite, o con l’assistenza, di una Associazione dei Consumatori, a scelta del cliente. A tal fine, il suddetto modulo riporta la lista completa delle Associazioni sopra indicate, tra le quali il cliente potrà liberamente scegliere quella da cui farsi assistere, compilando unitamente alla domanda di ammissione anche l’apposito mandato di rappresentanza senza alcun onere economico o vincolo a carico dello stesso. Le domande di accesso alla procedura di conciliazione potranno essere presentate a partire dal 1º ottobre 2012 e fino al 30 aprile 2013.

Allegati

DOMANDA DI AMMISSIONE ALLA PROCEDURA DI CONCILIAZIONE

MANDATO DI RAPPRESENTANZA




“Io riciclo” – Indagine del Movimento Consumatori di Milano

Il Movimento Consumatori di Milano ha avviato una indagine web per valutare la chiarezza e la bontà delle informazioni fornite sul servizio di raccolta differenziata alla cittadinanza.

Vi invitiamo a compilare in forma anonima, e diffondere ad amici e conoscenti, un brevissimo questionario online sulla raccolta differenziata nella città di Milano.

Vai al questionario: https://docs.google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dC1JZ0lHcmI2LVk2Z0s2WEQxYUJLaEE6MQ

Grazie per aver dedicato a noi e alla tua città qualche minuto del tuo tempo.

Movimento Consumatori Milano




Esposto contro Fondiaria Sai. Movimento Consumatori in Lombardia attiva un numero verde per informazioni

Movimento Consumatori chiede che si indaghi sul falso in prospetto per l’aumento del capitale 2011 e invita gli azionisti a rivolgersi all’associazione per organizzare e promuovere le azioni risarcitorie individuali e collettive Nel mese di giugno 2011, Fondiaria Sai ha attuato la prima grande operazione di aumento di capitale per circa 800 milioni di euro. Movimento Consumatori, dopo aver sottoposto la questione ai propri consulenti legali, ritiene che la pubblicazione del prospetto informativo contenga gravi omissioni che possono comportare la responsabilità da prospetto informativo di Sai Fondiaria.

“L’incompletezza del prospetto può aver danneggiato tutti gli azionisti che hanno sottoscritto l’aumento di capitale del 2011 – sostiene Paolo Fiorio, responsabile dell’Osservatorio Credito & Risparmio del Movimento Consumatori – e, più in generale, tutti gli azionisti che fin dal mese di luglio 2011 non hanno disinvestito, evitando così ulteriori danni.

Sai Fondiaria nel prospetto pubblicato il 24 giugno 2011 non ha, infatti, informato il pubblico che avrebbe dovuto rivedere la valutazione delle riserve tecniche per i sinistri RC Auto in considerazione della sentenza della Corte di Cassazione che qualche settimana prima aveva sancito l’applicabilità dei parametri tabellari del Tribunale di Milano che prevedevano risarcimenti superiori rispetto a quelli di quasi tutti gli altri tribunali”. Sono gli stessi bilanci di Sai Fondiaria ad ammettere che il “rafforzamento del carico residuo delle riserve sinistri RC Auto (pari a complessivi € mil. 810 relativamente ai sinistri gestiti di generazioni di esercizi precedenti) è stato particolarmente rilevante trovando, tra l’altro, fondamento nella progressiva estensione dell’utilizzo delle tabelle per la liquidazione del Danno non patrimoniale e ciò anche a seguito della sentenza di Cassazione del giugno 2011 che ha adottato, quale criterio di riferimento per l’equa valutazione del risarcimento, le tabelle del Tribunale di Milano”.

L’importanza di tale omissione è stata segnalata anche dal Collegio Sindacale nella propria relazione sulla denuncia presentata dal socio Finleonardo S.p.A. il quale ha concluso che “sarebbe stato preferibile, da parte del management, una più esplicita disclosure sulla sentenza della Cassazione”. Le omissioni del prospetto per l’aumento di capitale del 2011 e i risultati delle indagini in corso presso la Procura della Repubblica di Torino e presso la Consob potranno fornire elementi fondamentali, perché gli investitori possano agire nei confronti dei molti soggetti responsabili per ottenere il risarcimento dei danni. “ “Movimento Consumatori – conclude Fiorio – chiede che anche su tale vicenda indaghino la Procura della Repubblica di Torino e la Consob” Movimento Consumatori invita tutti gli azionisti di Fondiaria Sai in Lombardia a rivolgersi all’associazione scrivendo all’indirizzo email fonsai@movimentoconsumatori.it per organizzare e promuovere le azioni risarcitorie individuali e collettive. Per informazioni Movimento Consumatori Lombardia ha attivato il numero verde 800 864534.




Vaccino antinfluenzale: confusione sui dati, quali i costi?

Vaccino antinfluenzale: confusione sui dati. Emergenza sanitaria o sperpero di denaro pubblico? Ci dicano quanti vaccini vengono effettivamente inoculati e a quale costo per la collettività.

Incomincia a Milano la diffusione del vaccino antinfluenzale.  Ancora oggi però i cittadini milanesi non sanno quanti vaccini sono a disposizione e quanto costeranno alla collettività. Secondo fonti di stampa (i dati su Repubblica.it e su Corriere.it), le uniche a disposizione perché di fonti istituzionali non ne esistono, le dosi di vaccino a disposizione della città di Milano, si attestano tra le 101 mila e le 167 mila dosi.

Buio completo anche sull’effettivo fabbisogno. Sempre secondo le ricostruzioni giornalistiche, infatti, il fabbisogno stimato di vaccini, si attesterebbe intorno alle 210 mila dosi, un numero di gran lunga inferiore rispetto agli anni passati nei quali il fabbisogno di fiale si attestava intorno alle 250 mila dosi.

Stando a questi dati, migliaia di cittadini (tra anziani, over 65 anni, malati cronici con patologie alle vie respiratorie come asma o fibrosi cistica al cuore e all’apparato cardiocircolatorio, diabete e malattie al fegato o ai reni o bambini) non potranno accedere alla vaccinazione in forma gratuita. E ci troveremmo di fronte ad una vera e propria emergenza sanitaria.

Oppure, al contrario è possibile che molti tra i 250 mila che hanno ricevuto il vaccino negli anni scorsi, in tempi lontani dalla spending review, non ne avessero realmente necessità.

Per rispondere a queste domande abbiamo provato a interpellare Asl Milano che però non è stata in grado di dirci, in tempi rapidi, il costo del vaccino, il quantitativo a disposizione per l’anno in corso e quanti vaccini sono stati effettivamente inoculati negli anni scorsi. Sarebbero stati dati utili per capire se ci troviamo di fronte ad una penuria di scorte e ad un reale pericolo per la salute pubblica.

E’ importante fare chiarezza su costi e fabbisogno. Altrimenti non è possibile fornire ai consumatori le informazioni corrette e si creano inutili allarmismi su un tema tanto delicato, soprattutto per le categorie a rischio. Sappiamo per esperienza che proprio la poca chiarezza e gli allarmismi sui temi della salute provocano poi gravi ripercussioni anche sui conti pubblici. Proprio i vaccini ad esempio sono stati al centro del caso del 2009 quando in ambito regionale era stato rilevato un surplus di corte e un conseguente sperpero di denaro pubblico per milioni di euro.

“Non sarebbe poi il caso di rivedere anche i parametri in base ai quali viene stimato il fabbisogno di vaccini e puntare su una attività di prevenzione e di educazione che non punti solo sulla vaccinazione come strumento per combattere l’influenza?

Come spiega uno studio della Cochrane Collaboration, una iniziativa internazionale no-profit che valuta criticamente e diffonde le informazioni relative alla efficacia ed alla sicurezza degli interventi sanitari, su 100 adulti sani vaccinati, 1 sviluppa l’influenza, mentre su 100 non vaccinati 4 sviluppano influenza. Va considerato poi che il vaccino difende solo dall’influenza e non dalle sindromi influenzali che colpiscono 6 persone su 100.

Per Piero Pacchioli, presidente del Movimento Consumatori Milano, “Una revisione dei parametri sui cui si stima il fabbisogno di vaccini che punti meno sulla medicalizzazione della popolazione di certo darebbe beneficio all’impegno di risorse economiche e eviterebbe la somministrazione di terapie a volte non necessarie. Un eventuale risparmio che consentirebbe di investire risorse in progetti di sensibilizzazione della popolazione su quelle buone pratiche, richiamate anche dai CDC USA che, se applicate, permetterebbero comunque di diminuire la possibilità di contrarre influenza e sindromi influenzali”.