Referendum per Milano

Un referendum su Milano. Un referendum per Milano. I cittadini protagonisti che partecipano e propongono, attraverso 5 quesiti, la loro visione della città del futuro. Di più. Un esercizio di democrazia che ci spinge a riflettere sulla possibilità di cambiare le cose. I promotori dei cinque referendum sono un gruppo trasversale di cittadini con esperienze diverse nella politica, nella cultura, nella scienza e nella ricerca, nell’ambiente e nel sociale, convinti che ci si debba impegnare in prima persona per trasformare Milano in un luogo più sano e vivibile. Sul sito http://www.milanosimuove.it/wordpress/ tutte le informazioni.

 

 

PERCHE’ I REFERENDUM:
Per garantire ai suoi cittadini standard di salute e di vita adeguati ad una metropoli moderna, Milano ha bisogno di rivoluzionare i sistemi dei trasporti, dell’energia e del verde. Gli studi scientifici più recenti hanno accertato che se venissero adottate misure coraggiose necessarie per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, guadagneremmo un anno e mezzo di vita a testa, eviteremmo 1.000 morti all’anno e ci ammaleremmo di meno. Soprattutto i bambini, gli anziani e le fasce più deboli e a più basso reddito ne avrebbero un beneficio immediato. Purtroppo la politica di Palazzo si dimostra incapace di assumere scelte coraggiose e lungimiranti. I referendum sono l’unico modo per ridare ai cittadini il diritto di scegliere il loro futuro.

SCADENZE:
La sottoscrizione dei quesiti da parte di almeno 15.000 milanesi (l’1,5% degli iscritti alle liste elettorali, secondo il regolamento del Comune) entro il 6 novembre 2010 comporterà la chiamata al voto di tutti i residenti per esprimersi sui quesiti. Se almeno il 30% degli elettori andranno a votare ed il SI’ prevarrà, le richieste assumeranno il valore di un preciso indirizzo agli organi comunali. Ma sarà soprattutto la mobilitazione civica di questi mesi che potrà dare il segnale forte per una svolta.

DOVE SI FIRMA

VENERDI’ 22

  • Largo Cairoli angolo via Pozzone 16-19
  • Piazza S. Carlo 12 – 15 e 17 – 19
  • Piazza Cordusio 15 -19
  • Feltrinelli Piazza Piemonte 15 – 19
  • Area giochi giardino Parco Pagano 16-18
  • Incontro con Boeri Villa Necchi Campiglio – via Mozart 14 18.30 – 21
  • Spettacolo di Beppe Grillo Teatro Smeraldo Ventaglio 20 – 24

SABATO 23

  • Piazza S. Carlo  15 – 19
  • Largo Cairoli angolo via Pozzone 10 – 19
  • Mercato Baravalle 10 – 13
  • Mercato viale Papiniano angolo piazza S. Agostino 10 – 13
  • Mercato via Fauché angolo via Losanna 10 – 13
  • Parco giochi via Solari 10 – 13
  • Parco giochi Giardini Pubblici via Palestro 15 – 18
  • Triennale via Alemagna 15 – 19
  • Mondadori via Marghera 16 – 20
  • Cinema Gloria Corso Vercelli 16 – 20
  • Coop via Arona 15 – 19
  • Esselunga Viale Piave 16 – 21
  • Feltrinelli Buenos Aires 16 – 19
  • Cinema Plinius 16 – 17.30 e 19 – 21
  • “Il primo aperitivo verde” presso il Caruso Fuori – Piazzetta Croce Rossa (Via Manzoni fronte civico 29) 18 – 22

DOMENICA 24

  • Basilica S. Ambrogio 8 – 12
  • Piazza S. Carlo 11 – 19
  • Festa delle Castagne Piazzetta Perini 15 – 18
  • Largo Cairoli angolo via Pozzone 10-19
  • Parco giochi Giardini Pubblici via Palestro 15 – 18
  • “Referendum Party” in piazza Mercanti 15-18
  • “A Milano piace respirare”: WP Store, via Borgogna 3 (Genitori AntiSmog) 15-18
  • Triennale via Alemagna 15 – 19
  • Mondadori via Marghera 16 – 20
  • Cinema Gloria Corso Vercelli 16 – 20
  • Coop via Arona 15 – 19
  • Feltrinelli Buenos Aires 16 – 19
  • Cinema Plinius 16 – 17.30 e 19 – 21



PARMALAT. Per i risparmiatori è ancora possibile richiedere il risarcimento dei danni!

 

TRACOLLO GRUPPO PARMALAT: BENE LA CONDANNA DELLA CORTE D’APPELLO DI MILANO

PER I RISPARMIATORI DELLA PARMALAT E’ ANCORA POSSIBILE CHIEDERE IL RISARCIMENTO DEI DANNI !

La condanna di Tanzi nel processo di Milano fa sperare i piccoli risparmiatori di recuperare parte delle perdite subite.

Informiamo, inoltre, che anche tutti colo che si sono costituiti parte civile nel processo avanti al Tribunale di Milano, potranno costituirsi per la richiesta di risarcimento dei danni civili anche nel processo in corso presso il Tribunale di Parma.

L’udienza è fissata per il prossimo 8 luglio 2010 e gli imputati sono diversi dirigenti del Gruppo e la società Morgan Stanley & Co. che dovranno rispondere di reati quali l’alternazione della rappresentazione economica della società e la diffusione di notizie false allo scopo di dissimulare l’imminente tracollo. Per poter procedere alla costituzione in giudizio occorre contattare il Movimento Consumatori di Milano (tel. 02.80583136) e fissare un appuntamento con i legali dell’associazione.

Informiamo che è stato organizzato un incontro con i risparmiatori che intendono costituirsi parte civile per il giorno 11 giugno 2010 alle ore 11.30 presso la sede del Movimento Consumatori di Milano via Morigi 8.

Per informazioni ed eventuali adesioni all’evento, contattare il Movimento Consumatori (anche via e-mail: milano@movimentoconsumatori.it).




TRENITALIA E CONSUMATORI FIRMANO PROTOCOLLO DI INTESA. MOVIMENTO CONSUMATORI: “BUON RISULTATO, MA ATTENZIONE AI RIMBORSI”

Il Movimento Consumatori, una delle associazioni firmatarie, sottolinea che al di là dell’adesione alla procedura di conciliazione, strumento utile a disposizione dei viaggiatori, occorre tenere presente che con l’entrata in vigore del nuovo orario sono state introdotte modifiche alle condizioni di trasporto che hanno limitato le possibilità di indennizzo in caso di ritardo

Trenitalia e alcune Associazioni di consumatori hanno sottoscritto il nuovo protocollo di conciliazione che, dopo la fase di sperimentazione sulla tratta Milano – Napoli dello scorso anno, estende la procedura a tutto il territorio nazionale.
Trenitalia e le Associazioni concordano nel ritenere che l’introduzione della conciliazione paritetica si sia dimostrata la modalità più adeguata per la risoluzione extragiudiziale delle controversie insorte con la clientela.
A questo proposito, il Movimento Consumatori, una delle associazioni firmatarie, tiene comunque a sottolinearecheal di là dell’adesione alla procedura di conciliazione, che ritiene possa essere uno strumento in più a disposizione dei viaggiatori, occorre tenere presente che con l’entrata in vigore del nuovo orario (dal 13 dicembre 2009) sono state introdotte modifiche alle condizioni di trasporto che hanno limitato sensibilmente le possibilità di indennizzo in caso di ritardo.
“Con il pretesto di adeguarsi alle prescrizioni del regolamento UE 1371/2007 sui diritti e doveri dei viaggiatori nel trasporto ferroviario – sostiene Monica Multari, responsabile del settore Trasporti del Movimento Consumatori – Trenitalia ha limitato il diritto ai rimborsi. Attualmente è previsto un rimborso del 25% in caso di ritardo da 60 a 119 minuti e del 50% in caso di ritardo superiore ai 120 minuti.
La modifica di queste condizioni di trasporto operata da Trenitalia (in vista dell’introduzione dell’alta velocità, con i risultati che tutti conosciamo) è illegittima e in tal senso stiamo predisponendo diffida ed esposto ad AGCM”.
“Come più volte esplicitato  – continua la Multari – riteniamo che sia indispensabile l’istituzione di un’Autorità dei Trasporti indipendente che vigili sul’applicazione del regolamento europeo. Individuare questo organismo, come prospettato, in seno al Ministero dei Trasporti non può offrire le garanzie di indipendenza richieste: abbiamo presentato numerosi esposti al ministro dei Trasporti, in occasione degli aumenti dei prezzi dei biglietti, e non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Bisogna prendere atto, infatti, del sostanziale fallimento della regolazione ministeriale, legato anche all’irrisolvibile conflitto di interessi esistente in una situazione in cui lo Stato risulta, contemporaneamente, regolatore, cliente, azionista e finanziatore delle Ferrovie dello Stato”.



CNP Vita. Polizze Performance Lemhan Brothers. MC: “CNP Vita ha l’obbligo di informare i propri clienti”

Lo scorso 26 febbraio, il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso d’urgenza promosso da CNP Unicredit Vita, per ottenere la sospensione dell’efficacia esecutiva del provvedimento d’urgenza, emesso il 21 gennaio 2010 dal Tribunale di Milano, a seguito dell’azione collettiva promossa dal Movimento Consumatori

CNP, a s eg uito del crack L ehman Brothers (settembre 2008), aveva proposto ad oltre 6.500 clienti che avevano sottoscritto polizze denominate “Performance 5, 6, 7, 8 e 9”, collegate a obbligazioni emesse dalla banca statunitense, transazioni che prevedevano un rimborso del 50% del premio investito o la conversione della vecchia polizza in una nuova con durata vitalizia.

Nel dicembre 2009, CNP è stata condannata dal Tribunale di Milano ad inviare a tutti i propri assicurati una lettera per informarli che le comunicazioni effettuate prima della sottoscrizione degli accordi transattivi erano risultate, nel corso del procedimento d’urgenza, lesive degli interessi dei consumatori alla buona fede, alla correttezza e all’equità dei rapporti contrattuali, in quanto CNP aveva agito non nell’interesse dei propri clienti, ma al solo fine di limitare la propria responsabilità.
Come afferma da tempo il Movimento Consumatori, e come riconosciuto dal Tribunale di Milano, che con sentenza dello scorso 12 febbraio ha condannato CNP a restituire ad un ex cliente l’intero premio versato (oltre 300.000 euro), le polizze Performance prevedevano espressamente l’obbligo per la compagnia di restituire l’intero premio alla scadenza.
Ora CNP Vita non ha più scuse: deve informare i propri clienti. Considerato che oggi è scaduto il termine per l’invio delle lettere, Il Movimento Consumatori ha richiesto al Tribunale di Milano di dare attuazione all’obbligo di invio, anche mediante la nomina di un commissario ad acta.
Tutti i consumatori che riceveranno le lettere inviate da CNP potranno rivolgersi al Movimento Consumatori per richiedere a CNP l’integrale restituzione dei premi versati. Per maggiori informazioni:
Movimento Consumatori Milano, via Morigi 8, tel 02.80583136



TURISMO: ILLEGITTIME LE RICHIESTE DI SURPLUS PER “ADEGUAMENTO CARBURANTE”

Federconsumatori, Adusbef e Movimento Consumatori valutano importante la sentenza del Giudice di Pace di Cefalù (del 24/11/2009), che ha dato ragione ad una coppia di cittadini siciliani che, dopo aver prenotato  una crociera con Costa Crociere, si erano visti chiedere un sovrapprezzo per “adeguamento carburante propulsione nave” e “adeguamento carburante aereo”, in contrasto con quanto prevede il Codice del Consumo

 

 

Un adeguamento del tutto illegittimo. Al di là della presunta prescrizione dell’accaduto, tra l’altro confutata dal Giudice di Pace, secondo quanto affermato nella sentenza “la società convenuta avrebbe potuto aumentare il prezzo del pacchetto turistico soltanto ove il prezzo del petrolio nel novembre 2008, rispetto a quanto in essere alla data di pubblicazione del programma, e cioè a febbraio 2008, fosse effettivamente aumentato.”
Il fatto veramente assurdo di tale vicenda è che Costa Crociere ha richiesto un surplus per l’adeguamento carburante quando il petrolio diminuiva. “Come invece risulta dai listini prodotti dalle parti – recita la sentenza – il prezzo del petrolio da febbraio 2008 a novembre 2008 è diminuito: invero nel mese di febbraio 2008 […], tale prezzo oscillava tra gli 88,96 ed i 101,84 dollari al barile, mentre nel mese di novembre 2008 […] il costo del barile era compreso tra i 63,91 ed i 54,43 dollari.”
Il Giudice di Pace ha quindi condannato la Costa Crociere a rimborsare ai viaggiatori che hanno fatto ricorso i 220 euro richiesti (con gli interessi legali) più le spese sostenute per il giudizio.
Alla luce di questo importante pronunciamento, le nostre Associazioni invitano tutti i cittadini a verificare il corretto comportamento degli organizzatori di viaggi, dei tour operator, affinché non si verifichino altri episodi di questo tipo. Questo vale anche per le centinaia di passeggeri imbracati sulle crociere nello stesso periodo di quella in questione.

I cittadini di Cefalù hanno già segnalato la vicenda all’Antitrust, che ha aperto un’istruttoria in merito. Auspichiamo che tale pratica commerciale scorretta venga riconosciuta tale dall’Antitrust, affinché quanto avvenuto funga da monito per il presente e per il futuro.