Processo Mps: Movimento Consumatori assiste i risparmiatori per le richieste di risarcimento per l’acquisto di azioni e obbligazioni

Nel corso degli ultimi mesi, il tribunale di Milano, Sezione II Penale, con due diverse sentenze – la prima dell’8 novembre 2019 nei confronti dei vecchi vertici di Monte dei Paschi di Siena S.p.A. che hanno retto la banca fino al 2012 e la seconda dello scorso 15 ottobre nei confronti del presidente, dell’amministratore delegato e del presidente del Collegio sindacale in carica sino al 2015 – ha condannato gli ex vertici della banca che complessivamente hanno retto l’Istituto per quasi un decennio, per i reati di false comunicazioni sociali, falso in prospetto e manipolazione del mercato.

Il tribunale di Milano inoltre, con queste due pronunce che rendono finalmente giustizia ai tantissimi risparmiatori che hanno visto andare in fumo i risparmi investiti nei titoli MPS, ha condannato la banca senese e (nel primo processo) anche le banche straniere Nomura e Deutsche Bank, al risarcimento del danno subito dagli azionisti costituiti parte civile, molti dei quali associati del Movimento Consumatori assistiti dai legali dell’associazione.

Le condotte dei vertici della banca sanzionate dai giudici penali coprono, per il primo processo, il periodo che va dall’aprile 2008 al novembre 2012, per il secondo processo il periodo che va dall’aprile 2013 all’agosto 2015: nel corso di questi anni, chi ha scelto di investire i propri risparmi nei titoli della banca o di non vendere le azioni acquistate prima del 2008, lo ha fatto sulla base di dati di bilancio e informazioni al mercato che nascondevano la reale situazione di dissesto nella quale si trovava l’istituto.

La condanna al risarcimento del danno subito dalle parti civili, pronunciata nelle due sentenze, costituisce un’importantissima vittoria dei risparmiatori danneggiati dai reati compiuti dai vertici dell’Istituto, ma autorizza anche i tanti azionisti che non si sono costituiti parte civile nei due processi a sperare di poter ottenere un risarcimento.

 




RC Auto. Antitrust estende l’oggetto dell’indagine già avviata su segnalazione di Movimento Consumatori

Ulteriori pratiche commerciali di Unipolsai, quali mancata o ritardata offerta di pagamento, difficolta’ di contatto con il liquidatore e mancato riscontro sullo stato della pratica.

A seguito della denuncia di Movimento Consumatori, che ha dato avvio lo scorso novembre al procedimento di indagine dell’Agcm sulle pratiche di alcune imprese dirette ad ostacolare o ritardare l’accesso agli atti della procedura di risarcimento da parte dei danneggiati, l’Autorità di controllo nell’adunanza del 13 aprile 2021 ha deliberato l’estensione del procedimento ad altri comportamenti di Unipolsai.

L’Antitrust, infatti, in seguito alle evidenze raccolte nel corso dell’istruttoria, ha ritenuto di estendere l’oggetto dell’indagine anche ad altri presunti “comportamenti posti in essere da Unipolsai consistenti nell’imposizione di ostacoli all’esercizio dei diritti derivanti dal contratto di assicurazione RC Auto, quali il mancato rispetto dei termini di legge fissati dall’art. 148 del Codice delle Assicurazioni Private per l’espletamento della procedura liquidativa, il mancato riscontro a richieste provenienti da consumatori anche tramite il canale telefonico in merito allo stato della pratica, nonché la sussistenza di difficoltà nella presa dei contatti con il liquidatore”.

“Queste condotte” – afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale Movimento Consumatori – sommate a quelle già segnalate da MC e consistenti nell’imposizione di ostacoli all’esercizio dell’accesso agli atti nonché alla mancata indicazione dei criteri di quantificazione del danno o delle motivazioni di diniego del risarcimento, dilatano i tempi di liquidazione, rappresentano un impedimento al risarcimento integrale del danno nei termini di legge e ledono i diritti del consumatore inducendolo a compiere scelte commerciali che altrimenti non avrebbe preso. Movimento Consumatori esprime soddisfazione per l’ulteriore intervento dell’Antitrust e continuerà a seguire, come parte attiva, il procedimento”.




Treni. Conciliazione paritetica anche per il trasporto regionale

Il 23 marzo scorso, è stato siglato il protocollo d’intesa tra Trenitalia e le associazioni dei consumatori per introdurre anche nel trasporto regionale la conciliazione paritetica, che consentirà ai viaggiatori di risolvere in modo rapido le piccole controversie senza dover ricorrere alla giustizia ordinaria.

Alla firma è seguito un incontro in streaming a cui hanno partecipato Gianfranco Battisti, AD di FS Italiane, Luigi Corradi, AD di Trenitalia, Sabrina De Filippis,Direttore della Divisione Passeggeri Regionale Trenitalia e i rappresentanti delle sedici associazioni dei consumatori che hanno firmato l’intesa, tra cui Movimento Consumatori.

“Questo accordo è il frutto di un percorso da tempo intrapreso da MC e dalle altre associazioni dei consumatori – afferma Marco Gagliardi, responsabile Trasporti e turismo dell’associazione – per offrire ai pendolari, lavoratori e studenti e a tutti gli utenti del trasporto ferroviario regionale un’opportunità e uno strumento rapido e privo di costi per far valere i propri diritti, previsti a livello comunitario, in caso di disservizi di Trenitalia, senza dover ricorrere alla giustizia ordinaria”.

Il percorso è iniziato a dicembre 2019 con l’avvio del confronto, successivamente condiviso con le Regioni. Da luglio 2020, gli sforzi congiunti di Trenitalia e delle associazioni dei consumatori hanno gettato le basi per siglare il nuovo protocollo che MC confida possa passare alla fase operativa nel più breve tempo possibile.




Movimento Consumatori sostiene la campagna #payyourworkers

Una coalizione di oltre 200 organizzazioni chiede ai marchi e ai distributori della moda di pagare alle lavoratrici e ai lavoratori tessili quanto dovuto: rinunciando soltanto a 10 centesimi di profitto su ciascuna t-shirt venduta, aziende come Amazon, Nike e Next potrebbero permettere a queste persone di sopravvivere alla pandemia. Sul nuovo sito della coalizione PayYourWorkers.org, tutte le informazioni e le richieste ai marchi.

Milioni di lavoratori hanno lottato per sfamare le proprie famiglie da quando i marchi li hanno abbandonati lo scorso marzo. Le aziende hanno risposto alla crisi rifiutandosi di pagare gli ordini e utilizzando la diminuzione della domanda di abbigliamento per ottenere prezzi ancora più bassi dai fornitori. Questo ha comportato una diffusa perdita di posti di lavoro e di reddito, spingendo tante persone sempre più a fondo nella povertà e nella fame.

A un anno dall’inizio della crisi, molti marchi sono tornati a fare profitti, raggiungendo persino traguardi record, mentre i lavoratori nelle loro catene di fornitura lottavano per sopravvivere. Next e Nike sono dei cosiddetti “Super Winners” essendosi ripresi rapidamente dalle perdite della pandemia e iniziando a realizzare nuovamente profitti. Amazon ha fatto ancora meglio e ha registrato un aumento di quasi il 200% dei profitti, salendo a ben 6,3 miliardi di dollari nel primo anno della pandemia. Queste aziende possono e devono garantire che i lavoratori non paghino il prezzo della pandemia con i loro salari di povertà.

La campagna #PayYourWorkers, che riunisce 200 sindacati e organizzazioni della società civile di 35 diversi Paesi, tra cui Movimento Consumatori, chiede ai marchi di fornire immediato sollievo ai lavoratori dell’abbigliamento e di sottoscrivere impegni vincolanti per riformare il loro settore in rovina.

“In filiere e consumi globalizzati  – spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – non è più possibile che le aziende giochino a ‘nascondersi’ dietro la ‘lontananza’ del luogo di produzione da quello di consumo. A filiere globali deve corrispondere una trasparenza globale. E’ questo che chiedono i consumatori. E’ questo che esigiamo!”

In particolare, la campagna chiede che aziende come Amazon, Nike e Next paghino quanto dovuto ai lavoratori durante la pandemia, rispettino il diritto di organizzarsi e i contratti collettivi, si assicurino che i lavoratori non vengano mai più lasciati senza un soldo se la loro fabbrica fallisce aderendo alla proposta di fondo negoziato di garanzia per le indennità di fine rapporto e disoccupazione. Sophorn Yang, presidente della Cambodian Alliance of Trade Unions, ha dichiarato: “I lavoratori in Cambogia hanno perso milioni di dollari di salari durante la pandemia a causa delle azioni dei marchi. È tempo che le aziende riconoscano la posizione di potere che occupano nelle catene di fornitura di abbigliamento e calzature e si assumano la responsabilità dei salari dei lavoratori che gli garantiscono miliardi di dollari di profitti ogni anno”.

“Abbiamo calcolato che se i marchi rinunciassero a intascarsi solo dieci centesimi per t-shirt potrebbero garantire ai lavoratori dell’abbigliamento il reddito di cui hanno bisogno per sopravvivere alla pandemia e rafforzare le protezioni contro la disoccupazione per il futuro. Questa proposta è realizzabile subito mentre salari dignitosi dovranno essere il prossimo obiettivo per tutta l’industria, non appena il picco della crisi si attenuerà. I marchi e distributori che affermano il contrario, stanno anteponendo i profitti al benessere dei loro lavoratori ” ha concluso Deborah Lucchetti, coordinatrice della Campagna Abiti Puliti, che vede tra i suoi aderenti anche Movimento Consumatori.

ULTERIORI INFO SULLA CAMPAGNA




Tutti connessi

Tecnologia e innovazione al servizio dell’inclusione sociale

Per andare incontro alla crescente esigenza di aiuto nell’accesso ai servizi online, presso la sede di Movimento Consumatori Milano è attivo un servizio di assistenza ai cittadini che sono in difficoltà ad accedere a servizi e strumenti digitali. Il servizio, a disposizione dei cittadini, riguarda,  per esempio:

  • l’attivazione di SPID,
  • il calcolo di alcune imposte,
  • l’accesso informatico a servizi,
  • l’accesso al proprio fascicolo sanitario, alla posizione INPS,
  • la verifica di bollette relative a utenze,
  • l’acquisto di prodotti e servizi digitali.

Lo sportello risponde al numero 02.80583136 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 14.30 oppure all’email info@movimentoconsumatorimilano.it

E’ possibile inoltre chiedere assistenza per la consultazione delle proprie utenze online e di essere affiancati nella presentazione di richieste di chiarimento, di rimborso o di generici reclami per disservizi.
Inoltre è possibile essere affiancati per la prenotazione di visite ed esami o nell’accesso a esiti e referti online.
Parallelamente alla gestione dei servizi offerti ai cittadini, verranno utilizzate le informazioni pervenute dagli stessi per segnalare ai Sindaci ed ai gestori delle forniture domestiche, le difficoltà di accesso ai sistemi informatici, rendendosi inoltre disponibili per eventuali collaborazioni per migliorare l’accessibilità ai sistemi informatici.

Progetto realizzato con i fondi Ministero sviluppo economico. Riparto 2020




Antitrust, multa di 10 milioni a Ticketone. MC: dopo 12 anni accolte le nostre denunce

A distanza di 12 anni dalla campagna “Sconcertiamoci”, promossa da Movimento Consumatori per fare chiarezza sul prezzo dei biglietti dei principali concerti di musica leggera, l’Antitrust ha finalmente accertato quanto da tempo denunciato da MC: attraverso una serie di condotte agevolate dalle società del Gruppo CTS-Eventim di cui essa stessa fa parte, Ticketone ha abusato della posizione dominante acquisita nel mercato della vendita dei biglietti di eventi live, riuscendo ad ottenere una quota di diritti di prevendita e commissioni aggiuntive varie, in misura superiore a quanto sarebbe possibile ottenere in un contesto concorrenziale, a tutto scapito dei consumatori che hanno pagato prezzi maggiorati. E tutto questo in spregio ai numerosi esposti presentati da MC che aveva già da tempo denunciato l’esistenza di gravi anomalie a danno degli spettatori in relazione ai prezzi dei concerti.

Nel caso in cui il provvedimento dell’Antitrust dovesse essere impugnato davanti al TAR, Movimento Consumatori interverrà, come già ha fatto nel procedimento che ha portato alla condanna di Ticketone, a fianco dell’Autorità Garante per porre fine, una volta per tutte, agli abusi subìti dai consumatori.

Intervento di Movimento Consumatori sulla vicenda andato in onda il 20 gennaio 2021, su Striscia la notizia