Con una lettera del 4 maggio 2017, indirizzata al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il Movimento Consumatori ha espresso la propria netta contrarietà all’accoglimento di rinnovate richieste extraeuropee di aumentare il nostro stanziamento per spese militari a favore della NATO. MC, associazione a tutela dei diritti dei cittadini, si fa portavoce delle urgenti richieste della società civile di un complessivo ripensamento delle priorità in tema di spesa pubblica.
Tre le ragioni dell’opposizione:
1) L’aumento comporterebbe un’ulteriore inaccettabile disparità fra la spesa destinata ad armamenti e quella che l’Italia dedica a ricerca e innovazione. Ciò sarebbe tanto più grave a fronte della notoria inferiorità della nostra spesa per R&S rispetto ai livelli degli altri partner europei. Una distanza, questa sì, da colmare con maggiori risorse per recuperare produttività e competitività al sistema industriale.
2) Un siffatto aumento contraddirebbe la strategica esigenza di sostenere, con adeguati mezzi, la creazione di una vera e forte “difesa comune europea”, cardine fondamentale della crescita istituzionale dell’Unione.
3) Accogliere unilateralmente tali richieste al di fuori di un consenso comune degli Stati membri, espresso dalle istituzioni comunitarie, significherebbe rompere il fronte dell’unità europea, mostrando di subire strategie extraeuropee di accordi bilaterali con singoli Stati membri, obiettivamente idonee ad indebolire una unità che mai come oggi andrebbe invece decisamente rafforzata.