La Corte d’Appello di Torino con una sentenza dello scorso 27 gennaio, ha emesso un’importantissima decisione in materia di usura bancaria.
I giudici torinesi hanno riconosciuto che nella verifica del rispetto delle soglie d’usura nei contratti di prestito personale con cessione del quinto dello stipendio o della pensione deve essere considerato anche il costo delle polizze assicurative obbligatorie per legge. La Corte d’Appello di Torino ha respinto le difese delle società finanziarie che sostenevano che tali costi non potessero essere considerati per la valutazione del rispetto delle soglie d’usura in quanto fino al 2010 non considerati nella rilevazione del tasso medio rilevato dalla Banca d’Italia.
E’ stata così confermata la sentenza del tribunale di Alba che condannò Prestitalia S.p.A. a restituire quanto corrisposto dal consumatore alla finanziaria per interessi, spese e commissioni, depurando le rate successive di questi costi. “Si tratta di uno storico successo per tutti i consumatori – afferma Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito & Risparmio di Movimento Consumatori – che hanno sottoscritto contratti di prestito personale con cessione del quinto dello stipendi
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