Glifosato. Firma anche tu per vietarne l’uso in Europa!
Anche MC sostiene l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) con cui si chiede alla Commissione Europea di vietare l’uso del glifosato non rinnovando la sua autorizzazione alla messa in commercio che ha come scadenza il 31 dicembre 2017. L’obiettivo è di raccogliere 1 milione di firme entro il l 25 gennaio 2018 in almeno 7 Stati membri dell’Ue. Il quorum per l’Italia è di 54 mila, ma considerando la possibilità che altri Stati non raggiungano il loro quorum, si punta alle 100 mila firme.
Il glifosato è l’erbicida più usato al mondo ed è stato definito “probabilmente cancerogeno per gli esseri umani” sia dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro che dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In quasi tutti i prodotti agricoli e nelle acque di falda sono presenti tracce di glifosato, che entrano nella catena alimentare dei consumatori di tutto il continente.
L’Efsa (Agenzia europea per la sicurezza alimentare), nel novembre del 2015 ha sostenuto che è “improbabile” che il glifosato possa “costituire un rischio cancerogeno per gli esseri umani”, basando la sua decisione su sei studi finanziati dalle aziende coinvolte nella produzione dell’erbicida, alcuni dei quali non pubblicati su riviste scientifiche. L’autorizzazione all’uso di questa molecola in Europa è stata rinnovata fino alla fine del 2017. Alle autorità europee è stato inviato un documento firmato da 96 scienziati di tutto il mondo,tra cui venti italiani, che chiedono di ignorare il parere dell’Efsa, perché è il risultato di una procedura non aperta e trasparente.
L’Italia ha messo alcune restrizioni all’uso del diserbante, ma per ora non sembra essere intenzionata a bandirlo definitivamente. In Europa, per quanto riguarda le decisioni politiche ed economiche sulla gestione delle questioni scientificamente controverse per la salute dei cittadini e per l’impatto sull’ambiente, dovrebbe valere il principio di precauzione, quindi bisognerebbe vietare e non autorizzare.
“MC sostiene l’iniziativa dell’ICE, perché al netto delle ulteriori evidenze scientifiche che la ricerca ci consegnerà – afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – e di cui dovremo tener conto, ad oggi il ‘barometro’ è fermo su ‘tendenzialmente cancerogeno’ e il problema principale è che tale diserbante/essiccante è talmente diffuso nelle acque e nei cibi, che è quasi impossibile misurare quale sia l’effettivo accumulo nel nostro organismo. Quindi, visto che i cittadini non dovrebbero essere utilizzati come cavie in attesa di prove schiaccianti sulla pericolosità del diserbante, aderiamo all’ICE chiedendo con forza, anche in questo caso, il rispetto del principio generale di precauzione, secondo il quale, in caso di incertezza e pareri discordanti, come nel caso del glifosato, una sostanza sia commercializzata solo se viene accertata la sua non pericolosità per la salute dell’uomo e non il contrario. Prova che oggi non è stata fornita. Questa campagna è coerente con la visione del Movimento Consumatori di un modello agricolo che difenda e promuova la diversità biologica, la qualità e la protezione del suolo e delle risorse. Per lo stesso motivo MC è impegnato nella Task force italiana No Ogm, e lotta per preservare il nostro patrimonio agricolo, difendendolo da trattati come il TTIP e il CETA che sacrificano sull’altare dei profitti delle multinazionali la qualità della vita, dell’ambiente, del lavoro, della salute delle persone.
Cosa è un ICE e il contesto dell’ICE contro il Glifosato
Testo ICE depositato alla Commissione Europea (traduzione ufficiale)
Kit della campagna da scaricare, per facilitare la comunicazione e raccogliere le firme!
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