No alle spiagge in vendita

L’associazione è favorevole alla liberalizzazione delle concessioni demaniali, e proprio per questo, fermamente contraria alla privatizzazione del demanio costiero. Le spiagge devono rimanere di proprietà pubblica Riaffiora, dopo otto anni, la strampalata idea dell’allora ministro Tremonti di privatizzare le spiagge italiane.

L’ipotesi, che si sperava morta e sepolta, è stata riesumata in questi giorni, con il duplice intento di fare cassa una tantum vendendo il demanio costiero, e di aggirare – per la verità in modo grossolano e un po’ dilettantesco – le regole comunitarie sulla concorrenza.

“L’idea di vendere le spiagge ai concessionari, oggetto di accese polemiche ogni qualvolta viene proposta – afferma Roberto Barbieri, responsabile del settore Turismo di Movimento Consumatori – non solo va nella direzione esattamente opposta agli impegni europei in materia di concorrenza, ma si scontra anche con un principio costituzionale volto alla tutela e salvaguardia del patrimonio paesaggistico nazionale.

E’ inoltre evidente che, in questo come in altri casi, i termini privatizzazione e liberalizzazione, spesso usati quasi come sinonimi, stian

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Le spiegge devono rimanere patrimonio comune

L’associazione è favorevole alla liberalizzazione delle concessioni demaniali, e proprio per questo fermamente contraria alla privatizzazione del demanio costiero Riaffiora, dopo otto anni, la strampalata idea dell’allora ministro Tremonti di privatizzare le spiagge italiane.

L’ipotesi, che si sperava morta e sepolta, viene ora riesumata dal governo Letta, con il duplice intento di fare cassa una tantum vendendo il demanio costiero, e di aggirare – per la verità in modo grossolano e un po’ dilettantesco – le regole comunitarie sulla concorrenza. In questo senso non è un caso che dell’operazione si stia occupando il ministero dell’Economia, attraverso il sottosegretario Baretta, e non il Ministero competente per il Turismo.

 

 

Per inciso, va anche ricordato il paradosso, apparentemente inspiegabile, per cui la delega politica al turismo è affidata al “Ministro dei beni e della attività culturali e del turismo”, mentre il “Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo” è rimasto incardinato alla presidenza del Consiglio. “L’idea che sta prendendo piede – afferma Roberto Barbieri, responsabile del settore Turismo di Movimento Consumato

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Turismo in Egitto, ecco come annullare il viaggio e chiedere il rimborso

Di fronte alla drammatica situazione che da settimane sconvolge l’Egitto il pensiero va innanzitutto alla popolazione che ne è vittima.

Il nostro ruolo di associazione di consumatori ci impone tuttavia di occuparci anche degli effetti collaterali che coinvolgono i turisti italiani.

Come è noto, dopo i tragici fatti del 14 agosto, con centinaia di morti e feriti nelle piazze di diverse città, soltanto nel pomeriggio del 16, con colpevole ritardo, il nostro Ministero degli Esteri ha “sconsigliato” le partenze per tutto l’Egitto, mentre in precedenza il parere negativo era limitato soltanto ad alcune aree del Paese e non comprendeva le località sul mar Rosso.

I comunicati ufficiali del Ministero degli Esteri so

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CARTA DEI DIRITTI DEL TURISTA. TORNANO LE MINI GUIDE MC

CARTA DEI DIRITTI DEL TURISTA. TORNANO LE MINI GUIDE MC

Quest’anno, la storica Carta dei Diritti del Turista del Movimento Consumatori si fa in cinque. L’edizione 2013, aggiornata di tutte le novità, è suddivisa in cinque mini guide (Trasporto ferroviario, Trasporto aereo, Pacchetti turistici, In viaggio con gli animali, Trasporto marittimo) che verranno pubblicate da oggi, con cadenza settimanale.

L’edizione 2013, aggiornata di tutte le novità, è suddivisa in cinque mini guide che verranno pubblicate, con cadenza settimanale, sul sito wwww.movimentoconsumatori.it e sulla pagina Facebook dell’associazione nazionale.

Movimento Consumatori è da sempre attento alla tutela dei diritti del turista. In viaggio, infatti, fuori dal proprio ambiente, con scarsa disponibilità di tempo e a volte ignorando la lingua del posto, si è ancora più vulner

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Ryanair multata per procedure di acquisto poco limpide

Movimento Consumatori ha contestato a Ryanair un altro aspetto della stessa procedura di acquisto on line laddove al biglietto viene associato l’acquisto di una polizza assicurativa con supplemento di prezzo

L’Autorità Antitrust ha giustamente sanzionato la condotta commerciale scorretta di Ryanair, che nella procedure di acquisto on line introduce progressivamente costi aggiuntivi che gonfiano progressivamente, e in modo ingannevole, il prezzo del biglietto. L’Antitrust ha censurato, in particolare la commissione (impropriamente denominata “tassa”) per l’utilizzo della carta di credito.

Tale condotta, lesiva del diritto dei consumatori ad una corretta informazione sul prezzo di acquisto, era già all’attenzione del Movimento Consumatori, che ha contestato a Ryanair un altro aspetto della stessa procedura di acquisto on line laddove al biglietto viene associato l’acquisto di una polizza assicurativa con supplemento di prezzo. La schermata non chiarisce che la polizza è facoltativa.

Inoltre il suo acquisto avviene di default, mentre per escluderlo, l’acquirente, ammesso che si renda conto di poterlo fare, deve seguire una procedura resa complessa dal

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TURISMO: ILLEGITTIME LE RICHIESTE DI SURPLUS PER “ADEGUAMENTO CARBURANTE”

Federconsumatori, Adusbef e Movimento Consumatori valutano importante la sentenza del Giudice di Pace di Cefalù (del 24/11/2009), che ha dato ragione ad una coppia di cittadini siciliani che, dopo aver prenotato  una crociera con Costa Crociere, si erano visti chiedere un sovrapprezzo per “adeguamento carburante propulsione nave” e “adeguamento carburante aereo”, in contrasto con quanto prevede il Codice del Consumo

 

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